Assisi 48(UNWEB) Perugia. "Mentre era in sosta presso i parcheggi dedicati ai taxi in Piazza Giovanni Paolo II ad Assisi, era stato avvicinato da una cliente che gli aveva chiesto di essere accompagnata presso la vicina stazione di Bastia Umbra. Giunti a destinazione, la donna – una cittadina italiana, classe 1969 – aveva provato a pagare la corsa con una carta di debito senza, però, riuscirci.

È stato in quel momento che il tassista ha riconosciuto la signora. Era la stessa cliente che, nel mese di luglio dopo aver fruito del servizio, si era allontanata senza pagare.

Per evitare il ripetersi dell'episodio, il tassista ha immediatamente allertato il Numero Unico di Emergenza Europeo e chiesto aiuto alla Polizia di Stato.

Gli agenti, giunti sul posto, hanno identificato la 53enne che, fin da subito, si è mostrata poco collaborativa, tentando di prendere tempo parlando al telefono. Dagli accertamenti eseguiti dai poliziotti, è emerso che la donna era gravata da alcuni precedenti per insolvenza fraudolenta risalenti al mese di agosto scorso.

Dopo aver reso edotte le parti delle proprie facoltà di legge, la 53enne si è allontanata con la promessa che presto avrebbe saldato il debito. Il tassista, però, alla luce dell'episodio precedente, si è portato presso gli uffici della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi per sporgere denuncia.

Per questo motivo, al termine delle attività di rito, gli agenti hanno deferito la donna all'Autorità Giudiziaria per il reato di insolvenza fraudolenta."

Così, in una nota, la Quetura di Perugia.