DSC 8567(UNWEB) Saint -Saëns in persona avrebbe applaudito soddisfatto l'interpretazione data al suo "Carnevale degli animali", dai giovani talentuosi musicisti dell'Ensemble Strumentale del Conservatorio "F. Morlacchi" di Perugia, che il 21 gennaio, al Teatro Consortium di Massa Martana, hanno eseguito per la stagione concertistica della Filarmonica Umbra, il noto divertissement, affiancati dal giovanissimo attore ternano Nicola Vantaggi, voce narrante del testo di Michele Marco Rossi.

Una lettura che procedeva tra musica e immagini metaforiche e simboliche, cui l'opera stessa si prestò sin dalle sue origini. In fondo Saint -Saëns non aveva già fatto lo stesso, rappresentando irriverentemente i suoi contemporanei della Parigi musicale, con le fattezze e i versi animaleschi che meritavano? Anche al prezzo di non pubblicare l'opera per non porre fine rovinosamente alla sua carriera?

"Una burla, dunque, uno scherzo, una maschera, una smorfia, una linguaccia, qualcosa che sfugge di mano come i coriandoli a Carnevale", che la compagine umbra, con freschezza giovanile unita a grande professionalità esecutiva, ha presentato con successo al pubblico di ogni età che gremiva le gradinate del teatro. Un mondo al contrario, pieno di animali saltanti, che superano, nel prodigio ineffabile della musica, anche i propri limiti anatomici e la forza di gravità: leoni ruggenti, cigni soffici e delicati, ma anche canguri che insegnano agli elefanti come slanciarsi verso il cielo senza paura, pesci che guizzano nei loro "glissando" luminosi, per rotolare forse nell'aria...Una metafora della vita, che si sposta tra acqua, aria e terra in un continuum armonico e sempre nuovo e imprevedibile, come la musica.
E, come per l'elefante, anche nel futuro dei giovani musicisti e attori, il primo salto darà vita a un secondo, a un terzo sempre più grande e più ampio, in un continuo crescendo...crescendo, trascinante come il...FINALE!
Mirella Mostarda

Foto di Giorgio Mostarda