pro-nuoversi 2(ASI)Perugia- Le politiche attive del lavoro e il valore dell'orientamento per supportare la capacità di scelta, iniziativa e la ricerca di opportunità sono stati i temi al centro di un seminario che si è tenuto a Palazzo Donini a conclusione del progetto "PRO.Muoversi", finanziato dal Servizio politiche attive del lavoro della Regione Umbria attraverso il Fondo sociale europeo e realizzato da Associazione "FORMA.Azione srl", in "Ats" con "Jobnet" srl e con la collaborazione dell'Agenzia di lavoro interinale "GiGroup" spa.


Durante l'apertura dei lavori il Coordinatore imprese e lavoro della Regione Umbria, Luigi Rossetti, ha fatto il punto sui servizi di Politica Attiva del Lavoro e sulle sfide che li attendono in un periodo particolarmente dinamico del mercato del lavoro e del contesto normativo di riferimento. "In questo quadro – ha detto Rossetti - la spinta al cambiamento che ne deriva va letta come opportunità per migliorare i livelli di efficacia dei servizi di politica attiva del lavoro e, soprattutto, come maggiore capacità di risposta personalizzata e dedicata alla domanda individuale di giovani e adulti disoccupati".
Sono quindi seguiti tre Panel di esperti. I temi affrontati nei primi due Panel hanno riguardato l'analisi, le esperienze e le pratiche innovative realizzate in Umbria per favorire risposte e soluzioni adeguate al mutato contesto economico-produttivo e la domanda e offerta di politiche attive del lavoro. Sono intervenuti esperti dell'orientamento e del mercato del lavoro del settore pubblico e privato che hanno, tra l'altro, evidenziato l'importanza di fornire risposte individualizzate e mirate rispetto ai fabbisogni manifestati dai differenti target di utenti dei servizi per il lavoro e la formazione. E' stato inoltre sottolineato il valore di integrare le competenze e le professionalità disponibili nel settore, anche nel rispetto della sussidiarietà pubblico-privato e di un generale principio di efficienza ed economicità degli interventi.
L'ultimo Panel ha consentito ai presenti di condividere il quadro europeo di riferimento per le politiche e le pratiche di orientamento, formazione e mobilità delle persone, con particolare riferimento alla valorizzazione e al riconoscimento delle competenze apprese tramite gli strumenti "Europass" e "Euroguidance", così come da software dedicati, per l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro e la certificazione delle competenze.