20150811 165857 30f9fa id 14 1Fp Cgil, Fit Cisl e UIlTrasporti Umbria: a livello regionale in linea con il dato nazionale. Mobilitazione per il contratto prosegue, 10 novembre con un attivo nazionale unitario

(UNWEB)  “Straordinaria riuscita dello sciopero dei lavoratori dei Servizi Ambientali, con un’adesione media che si attesta al 90% ma con punte del 100% in tantissime aziende di tutto il Paese. I circa 100mila addetti del settore hanno, infatti, incrociato le braccia oggi per rivendicare il diritto al rinnovo di un contratto scaduto da oltre due anni”. A darne notizia sono Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel che fanno sapere come, la giornata di oggi, “segna solo una tappa di un percorso che andrà avanti, intensificandosi, nelle prossime ore, a partire dalla giornata di mercoledì 10 novembre quando con l’Attivo nazionale unitario in programma decideremo insieme lo sviluppo di questa mobilitazione”.

Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel puntano il dito contro le associazioni datoriali, Utilitalia per la parte pubblica, Confindustria Cisambiente e Fise/Assoambiente per quella privata, insieme alle tre centrali cooperative, Agci, Confcooperative e Legacoop, “responsabili della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore”. Per i sindacati, inoltre, “bisogna riconoscere il diritto al rinnovo del contratto a questi lavoratori, soprattutto dopo il servizio svolto nel corso della pandemia, è doveroso”.
Nel merito, rigettando le richieste datoriali, Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel rivendicano: “Contratto nazionale unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo; rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori; evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori; sviluppo delle norme sul mercato di lavoro e dei processi di formazione continua; miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale; perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti; esigibilità contrattuale della clausola sociale; accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità”. Con queste rivendicazioni, concludono, “la giornata di oggi è la tappa di un percorso, il nostro impegno proseguirà, intensificandosi, già a partire dalle prossime ore. Abbiamo un solo obiettivo: il rispetto per i lavoratori del diritto al rinnovo del contratto”.
In Umbria l’adesione si attesta oltre il 90%, “a dimostrazione – commentano dalle segreterie regionali Fabrizio Cecchini di Fp Cgil, Pasquale Qualatrucci di Fit Cisl e Stefano Cecchetti di UilTrasporti – di una volontà per un rinnovo del CCNL di Igiene Ambiente degno del lavoro importante e sempre più impegnativo che svolgono le operatrici e gli operatori delle aziende umbre troppo distratte, queste ultime, circa le negative conseguenze in ordine alla salute dei propri dipendenti, a fronte di notevoli carichi di lavoro della raccolta differenziata porta a porta, ma tese solo al mero interesse degli utili da intascare”.