coldirettiumbriaOccorre tutelare il lavoro delle imprese agricole, per evitare l'abbandono

(UNWEB) Quello della settimana scorsa a Perugia in Via San Simone del Carmine, è solo l'ultimo attacco di lupi che si verificano sempre più spesso nel territorio regionale: è quanto riferisce Coldiretti Umbria che ricorda come le segnalazioni degli imprenditori agricoli ormai non riguardino più solo le zone più marginali o di montagna, ma anche quelle a ridosso delle città.

Una situazione difficile sul nostro territorio - racconta Carlo Molinari dell'azienda agricola colpita; in questo caso a fare le spese dell'attacco dei lupi sono state quattro pecore, ma siamo costretti a convivere anche con le incursioni di cinghiali, caprioli e volpi.

Occorre salvare - afferma Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria - gli animali che sempre più spesso vengono uccisi in tutto il territorio regionale, dove la presenza dei lupi è aumentata negli ultimi anni. Non è più tollerabile - aggiunge Agabiti - assistere ad attacchi di animali nocivi che vanificano sistematicamente il lavoro delle imprese, che ormai sono sempre più scoraggiate e spinte ad abbandonare le proprie attività.

Cresce la preoccupazione al pari delle segnalazioni, con la tolleranza delle aziende ormai al limite; è necessario - ribadisce Agabiti - potenziare gli sforzi per monitorare il "fenomeno" lupi anche in Umbria. Occorre altresì un impegno concreto con un sempre più adeguato sostegno pubblico a idonei sistemi di difesa e un rapido ed equo rimborso dei danni. Servono soluzioni da parte delle Istituzioni ai vari livelli - conclude Agabiti - per contrastare una situazione inaccettabile che spinge le aziende agricole verso un'inesorabile abbandono.