(UNWEB)  O.P.TA. (Organizzazione Produttori Tabacco) ha accolto con soddisfazione la richiesta dei sindacati agricoli dell'Umbria FLAI, FAI e UILA di incontrarsi per un confronto sulla grave situazione del settore tabacco che per il momento non consente di programmare la produzione storica di circa 13 milioni di chilogrammi dislocata principalmente nell'Alto Tevere dell'Umbria e nel Veneto.

Ad annunciarlo è Libero Valenti, presidente O.P.TA. che ribadisce: "Forte è la preoccupazione per i contratti da tempo preannunciarti dagli acquirenti, multinazionali del settore storicamente attive nel mercato umbro e nazionale che non sono stati ancora tutti perfezionati. Tra le criticità del settore è da evidenziare il tema del prezzo del prodotto che verrà conferito dopo la campagna di produzione oramai alle porte – prosegue Valenti - È noto, infatti, che diversi e rigorosi studi hanno consentito di disporre di riferimenti attendibili sugli aumenti dei costi medi di produzione che sono la base per discutere le proposte formalizzate. Gli agricoltori, pertanto, non se la sentono di rischiare l'avvio della produzione avendo la preoccupazione di lavorare in perdita e per di più con una evoluzione dei prezzi in particolare di fertilizzanti, gasolio e gas".

Questo è il periodo, sottolinea O.P.TA., in cui gli agricoltori dovrebbero essere impegnati nella semina del tabacco nelle serre per poi procedere in primavera ai trapianti ma, a fronte delle forti incertezze, molti di loro non si sono ancora attivati per la campagna 2022.

Il riconoscimento di un prezzo equo e il rischio condiviso con gli acquirenti, con la stipula di accordi pluriennali, darebbero fiducia al comparto che vuole continuare nella produzione di tabacco confermando tutti gli impegni occupazionali.

Anche i rappresentanti sindacali, FLAI FAI E UILA, nell'apprezzare il confronto "confermano la preoccupazione dei lavoratori, operai ed impiegati del settore per il futuro del proprio posto di lavoro ma al contempo la ferma volontà di rimanere a lavorare nel settore. Dopo molte riunioni sindacali la posizione dei lavoratori è chiara e coesa: salvaguardare produzione e filiera, che ricomprende anche i lavoratori attivi presso il Consorzio TTI, oltre che tutto l'attuale indotto".

"Le trattative per il perfezionamento dei contratti – dichiara Valenti – non sono interrotte e questo lascia ben sperare. Certo è che gli accordi che verranno stipulati dovranno garantire necessariamente una sostenibilità economica per le imprese altrimenti sarà a rischio la coltivazione di molti ettari di tabacco e conseguentemente le giornate di lavoro".

La necessità di avere al più presto risposte sul riconoscimento di un prezzo giusto non è la sola incertezza da risolvere in quanto sono attese risposte anche sulla prosecuzione delle attività del settore.