cipolla-cannara1-660x330(ASI) Perugia - "Con l'approvazione di questa nuova legge, unica nel panorama nazionale, abbiamo dato una risposta concreta ed equilibrata alla annosa questione della disciplina delle sagre e delle feste popolari". Lo ha dichiarato l'assessore regionale al commercio, Fabio Paparelli, commentando la nuova legge sulle sagre e le feste popolari approvata questa mattina, giovedì 8 gennaio, dall'Assemblea legislativa dell'Umbria.


Per Paparelli "la Regione si è fatta interprete della necessità di qualificare un settore importante per il turismo e per la storia dell'Umbria recuperandone lo spirito originario, attraverso una legge che è stata approvata in tempo per la nuova stagione 2015", così come lo stesso assessore aveva assicurato.
La legge approvata oggi dal Consiglio regionale, su proposta dello stesso assessore Paparelli, è il frutto di un lungo lavoro svolto insieme alle associazioni di categoria ed alle Proloco, propone un impianto che qualifica le oltre seicento manifestazioni che attualmente si svolgono in Umbria, e soprattutto – aggiunge Paparelli – "recupera l'originalità del termine "sagra", inteso come promozione effettiva delle tipicità locali, enogastronomiche e culturali, disponendo, al contempo, una maggiore tutela per i consumatori e per l'ambiente". In base alla nuova legge potranno fregiarsi del titolo di sagra solo quelle manifestazioni che hanno lo scopo di promuovere e valorizzare uno o più prodotti o lavorazioni tipiche. Anche per le feste popolari è previsto, l'obbligo di utilizzare, almeno in parte, prodotti umbri. La durata della somministrazione di alimenti e bevande durante le sagre e feste é fissata nel massimo di dieci giorni continuativi. Ogni Comune potrà, con proprio regolamento, disciplinare le proprie specificità. La legge inoltre istituisce un premio annuale per incentivare la sagra più autentica che meglio saprà cogliere lo spirito della legge.