grifo festival 1Gara di cortometraggi, ma anche workshop teatrali, tavole rotonde, seminari e incontri per portare, nell’arco di un anno a Perugia, una nuova cultura sulla violenza di genere

 

(UNWEB) Perugia,  – Una gara di cortometraggi, ma anche workshop teatrali, tavole rotonde, seminari e incontri che nell’arco di un anno porteranno a Perugia una nuova cultura sulla violenza di genere. È quello che si propone il progetto Grifo Festival – Orange the world  international short film Perugia, presentato giovedì 25 novembre alla Sala della Vaccara di Perugia, nella ‘cornice’ offerta dalla ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Il festival, che debutterà ufficialmente a distanza di un anno, nel novembre 2022, espande e prosegue nei suoi intenti la campagna di sensibilizzazione delle Nazioni Unite ‘Orange the world’, inserendo a pieno titolo la violenza sulle donne nel contesto della violazione dei diritti umani. A introdurre e presentare l’iniziativa Maria Grazia Luchetti, Founder del Legal and sustainability hub e promotrice del Festival.

“Con questa presentazione – ha dichiarato Luchetti – desideriamo in primo luogo marcare un save the date e vogliamo farlo proprio in una giornata significativa come questa, a evidenziare quanto la violenza di genere rappresenti a tutti gli effetti una violazione degli inalienabili diritti umani. Oggi non siamo qui per presentare un programma, quanto un manifesto d’intenti, un catalogo di idee che tracci le direttrici di un progetto ampio e articolato da realizzare nell’arco di un’intera annualità, per dare il giusto respiro alla complessità del tema indagato”.

Attraverso un’intensa attività di educazione e prevenzione che coinvolgerà scuole di vario grado e livello, istanze sociali e istituzionali, associazioni nazionali e territoriali, infatti, il ‘Grifo Festival – Orange the world international short film Perugia’ affronterà il tema della violenza di genere declinata in ogni sua forma, fisica, psicologica, sociale ed economica, affiancando alla problematica della  violenza sulle donne anche  fenomeni annessi come il bullismo, l’omofobia e la transfobia, la violenza domestica e assistita. Per veicolare questa riflessione si utilizzerà la chiave di lettura offerta dal cortometraggio: l’evento darà infatti centralità ad un concorso di corti dedicato alla promozione e alle opere di autori, talenti e giovani che tradurranno in immagine il proprio impegno per l’uguaglianza di genere e la lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza.

“Selezionare la modalità visiva del cortometraggio – ha aggiunto Luchetti – significa avvalersi di uno strumento pervasivo, divulgativo e trasversalmente fruibile proprio per dare la massima potenza al messaggio”. “Questo progetto – ha dichiarato inoltre Massimo Pici, presidente dell’Associazione Libertas Margot di Perugia, anche lui fra gli organizzatori dell’iniziativa – trova la sua chiave di volta nel percorso di educazione e prevenzione di cui si fa vettore. Crediamo infatti che la repressione sia una misura tardiva e incapace di sollecitare quel cambiamento necessario ad arginare concretamente la violenza di genere. È opportuna un’azione culturale ad ampio raggio, che muova dalle parole e dalle immagini, per generare una sensibilità autentica e responsiva”.

Sempre in occasione della giornata di presentazione sono intervenuti anche Tatiana Cirimbilli, vicepresidente del Cpo di Perugia che ha ribadito l’importanza di costruire una rete di raccordo intorno a iniziative di questo genere, un sistema in grado di convogliare gli sforzi e le azioni verso un unico obiettivo condiviso: la comprensione e il contenimento della violenza di genere, e Roberto Siepi, rappresentante della Moviestart Production che ha anticipato la realizzazione di un primo cortometraggio dedicato al tema, commissionato dal Comune di Perugia.

Oltre alla gara di cortometraggi il Festival prevede un ampio spettro di iniziative: tavole rotonde sui temi della violenza assistita, del bullismo e dell’empowerment femminile, seminari e laboratori nelle scuole, workshop e performance teatrali coordinate dall’associazione Teatrale Isola di Confine, incontri, presentazioni e un corollario di iniziative che da qui a novembre 2022 intendono seminare e coltivare una nuova cultura e sensibilità sociale sulla violenza di genere.