20211211 105420 resized 1Esposizione visitabile fino al 7 gennaio anche a San Matteo degli Armeni

(UNWEB) Perugia.  E’ stata inaugurata l’11 dicembre dall’assessore alla cultura Leonardo Varasano, alla presenza dei curatori Gianni Bellini e Carlo Pulsoni, dell’ex giocatore del Perugia Calcio Franco Vannini e della dirigente Roberta Migliarini, la mostra dal titolo “Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno. Il calcio tra figurine e letteratura” a cura di Gianni Bellini e Carlo Pulsoni.

L’esposizione sarà ospitata dall’11 dicembre al 7 gennaio nelle biblioteche “Augusta” e di “San Matteo degli Armeni”

La mostra rappresenta un inedito connubio fra la letteratura e lo sport più popolare e ripercorre gli ultimi 50 anni della storia della Nazionale Italiana di calcio nonché un focus sul Perugia calcio nella stagione 1978-79. Il percorso espositivo, che si sviluppa tra due storiche strutture bibliotecarie perugine propone in sostanza di accostare il mondo del calcio, rappresentato da figurine, quotidiani sportivi, e molto altro ancora, a quello della letteratura, nella speranza che questi ambiti, e le relative commistioni, possano entrare nel cuore del visitatore.

Il titolo dell’esposizione trae origine da un articolo di Pierpaolo Pasolini “Il calcio è un linguaggio con i suoi poeti e i suoi prosatori” (ne “Il Giorno”, 3 gennaio 1971), che in un passaggio così recita: «Ci sono nel calcio dei momenti che sono esclusivamente poetici: si tratta dei momenti del ‘goal’. Ogni goal è sempre un’invenzione, è sempre una sovversione del codice: ogni goal è ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio come la parola poetica. Il capocannoniere di un campionato è sempre il miglior poeta dell’anno».

La mostra è contraddistinta da oltre 60 album originali per ogni annata della manifestazione, con materiali di archivio, documenti e oggetti che testimoniano il fortissimo legame tra le figurine e lo sport grazie alla passione di Gianni Bellini, considerato il maggior collezionista di album di figurine dedicate al calcio.

L’assessore Varasano ha ricordato che l’idea della mostra è nata da una conoscenza sorta durante il lockdown con Gianni Bellini. Da lì, con il prezioso supporto del Prof. Pulsoni, si è cominciato a ragionare su come si potesse portare l’esposizione a Perugia in una chiave originale.

“Alla fine siamo riusciti a presentare una mostra particolare che coniuga sport e letteratura in sedi splendide e ricche di valori culturali come le biblioteche Augusta e di San Matteo degli Armeni”. Il calcio – spiega Varasano – è una passione che accomuna le persone su tanti livelli, in particolare a Perugia dove questo sport ha scritto pagine memorabili di storia. Ed infatti proprio al “Perugia dei miracoli” è dedicata un’intera sezione all’Augusta per celebrare quelle imprese rimaste nel cuore dei tifosi biancorossi.

Altra chiave di lettura dell’esposizione è poi quella delle Nazionali azzurre, con particolare riferimento alle formazioni che hanno conquistato i quattro titoli mondiali.

“Questa iniziativa – ha detto l’assessore – è il frutto di un impegno corale ed è stata possibile grazie al lavoro dell’Amministrazione comunale, con il personale bibliotecario in primis, e dei curatori; ne è venuta fuori una mostra gustosa, accessibile ad ogni genere di visitatori ed in grado di lanciare un messaggio: “ossia che ci si può avvicinare alla cultura ed alla lettura anche partendo dalla passione, sanissima, per il calcio”.

Franco Vannini, grande giocatore del Perugia dei miracoli, ha sostenuto che è sempre un piacere ricordare quel periodo storico del Grifo che tanto ha dato alla città, ai tifosi ed agli stessi atleti. Il calcio – secondo Vannini- può essere un veicolo importante della cultura perché unisce i cittadini senza distinzioni di ceto o di appartenenza politica.

Estrema soddisfazione per essere riusciti a portare a termine il progetto è stata espressa dalla dirigente Roberta Migliarini visto che la mostra consente, tra le altre cose, anche di valorizzare le biblioteche cittadine nel periodo delle festività.

L’importanza di essere comunità è un valore –ha continuato – che va riconosciuto al calcio, sport che fornisce delle regole; le stesse che si dovranno rispettare nella vita.

La dirigente spiega che l’iniziativa è rivolta a tutti, ma soprattutto alle nuove generazioni, in linea con un indirizzo che l’Amministrazione intende proporre anche per la prossima apertura della biblioteca degli Arconi, onde avvicinare i giovani alla cultura del gioco sano.

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