FESTIVAL MESTIERI DARTE 7Presentate le due domeniche a Perugia e a San Feliciano di Magione per riscoprire un legame fra territori basato sull'artigianato artistico

 (UNWEB) L’artigianato artistico e di qualità come elemento capace di riaffermare il legame tra il capoluogo umbro e le terre del Trasimeno. È l’idea portante del progetto “Perusia e il suo lago”, i cui risultati sono stati presentati oggi, 30 settembre, nella sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni, insieme al Festival dei Mestieri d’Arte, che si svolgerà domenica 2 ottobre nel centro storico di Perugia e domenica 9 ottobre sul lungo lago di San Feliciano. Due giornate con lo stesso palinsesto destinate a trasformarsi in appuntamento fisso dopo la prima edizione, nelle intenzioni dei promotori.

L’obiettivo del Festival è la promozione dei maestri artigiani artistici umbri e dei loro laboratori riportando sotto i riflettori una produzione espressione di creatività, genio, cultura e legame con il territorio, ma spesso poco conosciuta. Sia a Perugia (piazza San Francesco al Prato) sia a San Feliciano di Magione (lungolago Antonino Alicata, area del Museo della pesca e del lago Trasimeno), infatti, sarà allestito uno spazio espositivo per una ventina di artigiani umbri che presenteranno oggetti che esprimono un forte senso di identità con il territorio.

Entrambe le giornate si apriranno alle ore 10 proprio con l’inaugurazione delle esposizioni. E’ poi prevista una tavola rotonda alle ore 11 (“Sapere artigiano, arte e territorio”); si prosegue alle ore 15.30 con le visite guidate (a Perugia visita al Borgobello sulle tracce di Gerardo Dottori fino a Porta Trasimena e a San Feliciano presso la chiesa di Ancaelle). Conclusione in musica alle ore 18 con un concerto per flauto e arpa a cura del maestro Andrea Ceccomori. Non mancheranno degustazioni a base di sapori del lago.

Il Festival sarà l’occasione per presentare i risultati del lavoro di ricerca svolto, i tour della via del Chiugi e i prodotti-gadget realizzati dagli artigiani con l’inedito marchio SuVenir.

Numerosi i relatori oggi presenti: Maria Antonietta Taticchi, presidente di Articity, e il giornalista Marco Pareti, co-ideatori e co-organizzatori del progetto; l’assessore allo sviluppo economico e al turismo del Comune di Perugia, Gabriele Giottoli; l’assessore alle attività produttive del Comune di Magione, Silvia Burzigotti, in rappresentanza del sindaco di Magione; Andrea Capaccioni in rappresentanza della Fondazione Perugia; il direttore Gal Trasimeno-Orvietano, Francesca Caproni, e Maddalena Vantaggi in rappresentanza dell’Accademia di Belle Arti di Perugia.

“Siamo particolarmente soddisfatti di aver patrocinato e supportato questa iniziativa che tende a rafforzare la collaborazione tra Perugia e il Trasimeno in ottica di sviluppo sia economico sia turistico. E’ una via che stiamo perseguendo da tempo e a più livelli”, ha affermato l’assessore Giottoli.

“Il progetto – ha spiegato Marco Pareti – nato da un’idea comune e condivisa con la presidente di Articity, intende promuovere il territorio tra Perugia e il Trasimeno con un programma permanente di visite guidate presso i laboratori degli artigiani artistici, i luoghi d’arte e della cultura, nonché degustazioni enogastronomiche. Viene lanciata anche una nuova idea di souvenir territoriale, SuVenir appunto”.

“Auspico che questo progetto possa contribuire ad avviare un processo di valorizzazione dell’artigianato artistico nei centri storici, sostenuto dagli enti pubblici preposti”, ha detto a sua volta Maria Antonietta Taticchi ricordando che “tutto è nato dalla volontà di costruire un ponte ideale, attraverso l’arte e l’artigianato artistico, tra le località attraversate da una strada che le unisce simbolicamente”.

C’è infatti un legame stretto tra Perugia e il lago Trasimeno, non a caso anticamente chiamato il “lago di Perusia”. L’importanza del Trasimeno – è stato spiegato – è testimoniata da due formelle della Fontana Maggiore, monumento simbolo di Perugia: una riproduce due pescatori, un’altra la Ninfa del Trasimeno. La via del Chiugi, in particolare, parte da Perugia, dalla Porta Trasimena in via dei Priori, rivolta verso il lago e delinea un percorso fatto di punti di interesse fino al Trasimeno e i suoi dintorni. Per un tratto tale via ripercorre l’antica strada etrusca che un tempo collegava le tre città etrusche di Perugia, Chiusi e Cortona. Il progetto, quindi, vuole recuperare l’identità di questa strada, di un territorio e di una comunità con le sue tradizioni e peculiarità attraverso esperienze sociali e culturali da vivere attraverso eventi di interesse turistico e anche ambientale.

A tal fine sono stati coinvolti artigiani, artisti, realtà produttive, storici e conoscitori del territorio ed esperti di brand design e di ecodesign.

Dopo una prima fase di coinvolgimento degli artigiani, sono stati individuati quattro percorsi/tour fatti di punti di interesse artistico-culturali, alla riscoperta della “Via del Chiugi”. I tour sono concepiti come “esperienze lungo una strada”, il cui cuore sono l’artigianato artistico e l’arte.

Grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle arti, un gruppo di studenti del Biennio di Brand Design territoriale è stato coinvolto in un workshop condotto da Maddalena Vantaggi, docente di ecodesign, con l’obiettivo di progettare souvenir artigianali che raccontino il legame tra Perugia e il Lago. Così è nato il SuVenir “culturalmente sostenibile”.

Ideatori e promotori del progetto sono Articity, Aba e Marco Pareti, con il contributo di Fondazione Perugia, Regione Umbria e Comune di Perugia e la partnership di Università per Stranieri di Perugia, Gal Trasimeno Orvietano, Associazione Priori, Strada del Vino Colli del Trasimeno, Umbria Green Festival, URAT, Cooperativa Pescatori Trasimeno (San Feliciano), RTN Radio, About Umbria. Patrocinio di Comune di Perugia, Unione Comuni del Trasimeno, Comune di Magione.