(ASI) Lettere in redazione. I dati di Unioncamere Umbria rivelano un 2014 disastroso in quasi tutti i settori produttivi per la regione Umbria.
- Produzione manifatturiera giù del 2,3% rispetto allo stesso trimestre dell'anno passato , e molto più alto rispetto alla media nazionale che era dello 0,7%
- Il commercio prende una batosta con una contrazione delle vendite attestata al 4,6% molto peggio della media nazionale con -3,8%

Il cruscotto statistico del 4° trimestre del 2014 ci disegna un tessuto produttivo umbro sostanzialmente uguale all'anno precedente.
Nel primo trimestre (gennaio-marzo) del 2015 il saldo del mercato del lavoro rimane negativo (-980 unità), cioè dalle dichiarazioni delle imprese ci saranno assunzioni per 2760 e uscite dal lavoro per 3740 unità.
Alcuni vedono un barlume di speranza confrontando i dati con il passato e notando che l'emorragia è meno cospicua degli anni precedenti il 2014, pensando ad un anno di ripresa. Pare che risultati positivi si aspettino dai settori della meccanica, elettronica ed elettrica.
Vorrei sposare questa speranza, ma noto come la realtà ci riporti con i piedi per terra soprattutto nella zona dello Spoletino dove le crisi aziendali si succedono una dietro l'altra.

Era il 2012 quando il bubbone scoppiò alla IMS –Isotta Fraschini di Spoleto, e quando nel 2013 il Pd fece scattare il "caso Spoleto" per la Ims. http://www.democraticiregioneumbria.net/pg.post.dettaglio.php?id=188&lang
Si chiedeva di tenere alta l'attenzione per la Ims. Mi risulta che il Governo nazionale fosse a guida Pd, mi risulta che il Governo della Regione fosse sempre a guida PD. Quindi ad oggi come stiamo messi riguardo a questa crisi di una delle aziende più rappresentative del nostro territorio? Le risposte le trovate nelle cronache cittadine.

Ci sono state altre gravi crisi con risultati non certo esaltanti. Ricordo la Panetto e Petrelli, scomparsa dalle cronache, la crisi lavorativa da Novelli, La Minerva. Grandi aziende che hanno fatto grande questa città ormai in decadenza e dimenticata dal Pd Umbro, come le ultime vicende politiche hanno dimostrato. Non sappiamo come sono messe altre aziende, e mi viene in mente la ex Informatica Umbra che si trascina una vertenza sconosciuta ai più ma dove sono impiegate circa 60 persone e in grande percentuale donne ed è dal 2012 che si ricorre alla cassa integrazione.

Grazie alla legge 181/89 e i vari indirizzi attuativi successivi insieme al patto del territorio del 2005, Spoleto era nel contratto di area insieme a Terni e Narni con agevolazioni per investimenti produttivi. Nel 2014 con 19 si e 11 astensioni il Consiglio Regionale approvava una mozione per il "riconoscimento dello stato di crisi complessa per l'area di Terni-Narni" con voto positivo anche dei consigli comunali delle 2 città. E Spoleto??? Probabilmente mi sbaglio, ma nei riferimenti legislativi non ho trovato traccia della nostra città.

Questa città viene messa all'angolo sistematicamente. Il rischio di non poter avere un rappresentante spoletino è concreto, l'unica alternativa è e rimane il Movimento 5 Stelle che ha tre candidati e che può divenire l'anello di congiunzione tra Spoleto, l'Umbria e i rappresentanti istituzionali in Europa (c'è una eurodeputata Umbra) e al parlamento Italiano con 2 Deputati e 1 Senatore.

In Umbria arriveranno circa 1,5 miliardi di euro di fondi europei: trattasi di fondi europei sviluppo regionale e fondo sociale europeo. La progettazione e la bontà dei progetti sono fondamentali per intercettare questi finanziamenti, meno lo sono le "sponsorizzazioni politiche". Dobbiamo imparare a sostenere le idee, metterci a tavolino e usare le nostre sinergie e competenze per obiettivi comuni, utili e di enorme importanza per il nostro territorio.
Noi del MoVimento 5 Stelle queste modalità le abbiamo bene in mente e siamo pronti ad attuarle. Ora sta a voi scegliere.

Angelo Conti candidato M5S al Consiglio Regionale Umbria