villa-umbra(ASI) Perugia– Chi si è dotato di Carte dei servizi in Umbria? Quanti e quali tipi di contratti di servizi esistono? Il Movimento Difesa del Cittadino, Codacons, Federconsumatori e Adiconsum dell'Umbria, insieme alla Regione Umbria ed alla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, hanno organizzato un convegno, che si svolgerà domani, giovedì 19 febbraio con inizio alle ore 9,30 a Villa Umbra, sulla rilevazione nelle aziende pubbliche e partecipate della Regione.


Le Carte ed i contratti dei servizi Pubblici Locali costituiscono il riferimento per ogni informazione, obbligo e diritto che l'utente voglia conoscere e far valere. Per questa ragione, la Carta dei servizi deve essere resa disponibile agli utenti prima della conclusione del contratto e deve essere sempre consultabile nel corso del rapporto contrattuale.
Il convegno di domani sarà aperto dall'assessore regionale al commercio e alla tutela dei consumatori, società partecipate e riforme dei servizi pubblici locali, Fabio Paparelli , da Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola e da Alessandro Petruzzi di Federconsumatori.
Seguiranno l'esposizione delle buone pratiche ed esperienze a cura di Arnaldo Marini, responsabile del monitoraggio dei servizi di trasporto pubblico locale della Regione Toscana e del Comune di Ancona.
In chiusura dei lavori porteranno il loro contributo Silvano Rometti, assessore regionale alle infrastrutture e Francesco De Rebotti, presidente di ANCI Umbria.
"Gli enti locali - ha affermato Alberto Naticchioni -, per tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali, in sede di stipula dei contratti, sono tenuti ad applicare la previsione dell'obbligo per il soggetto gestore di emanare una «Carta della qualità dei servizi», da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori e con le associazioni imprenditoriali interessate, recante gli standard di qualità e di quantità relativi alle prestazioni erogate, nonché le modalità di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclamo e quelle per adire le vie conciliative e giudiziarie nonché le modalità di ristoro dell'utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza".
"In più, tra le altre cose, - ha sottolineato Naticchioni - devono svolgere una consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori; l'istituzione di una sessione annuale di verifica del funzionamento dei servizi tra ente locale, gestori dei servizi ed associazioni dei consumatori nella quale si dia conto dei reclami, nonché delle proposte ed osservazioni pervenute a ciascuno dei soggetti partecipanti da parte dei cittadini ed infine una previsione che le attività, sopra citate, siano finanziate con un prelievo a carico dei soggetti gestori del servizio, predeterminato nel contratto di servizio per l'intera durata del contratto stesso".