Porzi 3La consigliera regionale del Partito democratico, Donatella Porzi, membro del Comitato europeo delle regioni, ha incontrato con la Commissione Sedec il direttore generale Ricerca e Innovazione della Commissione Europea, Jean-Eric Paquet, per discutere del Quadro Finanziario Pluriennale e del ruolo degli Enti Locali nell’ambito del 9° Programma Quadro. Per Porzi si tratta di “un lavoro importante per una società più resiliente e interconnessa”.

 

(UNWEB) Perugia,  - “ “Il prossimo bilancio di Orizzonte Europa passerà da 77 a 80 miliardi di Euro, nonostante la recessione del Regno Unito. L’obiettivo rimane quello di costruire una società più resiliente, lungimirante, verde e interconnessa anche attraverso gli investimenti in Ricerca e Innovazione”: Così la consigliera regionale del Partito democratico, Donatella Porzi, membro del Comitato europeo delle regioni che, con la Commissione Sedec, ha incontrato il DG Ricerca e Innovazione della Commissione Europea, Jean-Eric Paquet per discutere del Quadro Finanziario Pluriennale e del ruolo degli Enti Locali nell’ambito del 9° Programma Quadro.

“È necessario – sostiene Porzi - colmare il divario di innovazione delle regioni d’Europa che accusano maggior ritardo puntando quindi ad attrarre sul livello territoriale i fondi europei in una integrazione sinergica come nel caso del fondi SIE e del QFP”.

“D’accordo con la Commissaria europea all’istruzione Marjia Gabriel – spiega - gli sforzi di tutti i livelli istituzionali sono rivolti al conseguimento degli obiettivi del Green deal, ad una maggiore digitalizzazione e alla costruzione di un’Europa sociale forte che sappia garantire una transizione giusta. Si tratta di investimenti orientati al futuro, dai quali non dobbiamo attenderci un immediato risultato in termini di produttività, bensì un avanzamento in termini di qualità del sistema della Ricerca e dell’Innovazione. Abbiamo orientato l’attenzione del DG sulle Università regionali e sui centri di ricerca locali perché il ruolo delle Istituzioni è quello di sostenere la cultura anche e soprattutto dove le condizioni non sono favorevoli. Il coinvolgimento degli enti locali nella costruzione dello Spazio Europeo della Ricerca è fondamentale per imprimere sin d’ora un’impronta locale e sostenibile al sistema e per far si che il sostegno fondamentale dell’Unione Europea possa veramente radicarsi nei territori”.