renda7(UNWEB) Perugia. Presentato dalla consigliera Francesca Vittoria Renda, capogruppo Blu in consiglio comunale, portavoce di Blu e Perugia Civica, nonchèdelegata dal Sindaco al settore Cinema e audiovisivo, un ordine del giorno che impegna lamministrazione comunale a promuovere campagne di sensibilizzazione audiovisive sul tema della violenza delle donne, con lobiettivo di portare alla luce la tematica, anche proponendo listituzione allinterno della costituenda Umbria Film Commission di una sezione dedicata allaudiovisivo sulla violenza di genere, che contribuisca ad affermare un modello di donna indipendente, evoluta, attiva, motore imprescindibile per lo sviluppo della società. Infine, a diffondere anche in ambito scolastico, tramite prodotti legati al mondo dellaudiovisivo, una corretta educazione in relazione al tema del contrasto alla violenza sulle donne.

Laudiovisivo -ha spiegato Renda- ha senzaltro una forte influenza nel proporre modelli sociali. In tutte le sue forme -corti, spot, video musicali, film- esso rappresenta un importante strumento per combattere la violenza sulle donne, proprio perchéè capace di promuovere corretti comportamenti. Per questo, ènecessario che esso contribuisca a sensibilizzare sul fenomeno, affermando modelli culturali e sociali sani ed evoluti, anche allinterno delle scuole. Un nuovo cinema delle donne -ha concluso- puòessere sicuramente strumento di contrasto alla violenza di genere, destrutturando rappresentazioni sbagliate e promuovendo modelli femminili complessi, realistici, indipendenti, creativi e autorevoli.

La rappresentazione delle donne e del mondo femminile nel panorama delle immagini mediatiche, come spesso èavvenuto in passato, con messaggi che rafforzano lidea di una donna limitata, inferiorizzata e gararchizzata, ha favorito lo squilibrio dilagante delle relazioni di genere e molte volte legittimato le diverse forme di violenza sulle donne.

Secondo i dati della Direzione Centrale Anticrimine nel biennio 2018-2019, le violenze sessuali, i maltrattamenti in famiglia, gli atti persecutori hanno registrato numeri in calo, ma il reato di femminicidio, cioèlatto criminale estremo perpetrato in danno della donna in ragione del proprio essere, èpassato dal 37% sul totale delle vittime di sesso femminile del 2018, al 49% nel periodo gennaio-agosto 2019. Senza considerare che, troppo spesso, le vittime di violenza non denunciano per paura di ritorsioni o per vergogna, e che il lockdown dovuto allemergenza sanitaria ha favorito un incremento delle violenze, aggravate dalla solitudine, dallisolamento e dalla chiusura sociale.

La nostra regione èquella con il piùalto tasso di vittime in rapporto alla popolazione femminile con violenze di genere che in oltre il 70% dei casi sono da attribuire a mariti, fidanzati ed ex partner. -ha spiegato ancora Renda- E anche se qualcosa sta cambiando a livello culturale e di percezione del fenomeno da parte di tutta la societàcivile, la strada è ancora lunga e richiede impegno da parte di tutti. Il cinema e laudiovisivo, come detto, possono dare un decisivo aiuto in questa battaglia ed è opportuno favorire e stimolare iniziative da parte dei lavoratori del cinema del nostro territorio e delle produzioni cinematografiche e televisive in esso presenti, finalizzate a dare un significativo contributo per debellare questa piaga.

Di seguito il testo interale dellordine del giorno:

Oggetto: Contrasto alla violenza sulle donne.

PREMESSO

che quello della violenza sulle donne èun tema di grande attualitàe ormai sempre da piùtempo al centro del dibattito pubblico;

che persino in unepoca che si professa civilizzata come la nostra il fenomeno sta raggiungendo dimensioni che definire barbariche èpoco;

che in considerazione della sua crescente diffusione una seria e incisiva azione di contrasto nei suoi confronti non èpiùulteriormente procrastinabile;

EVIDENZIATO

che a dimostrazione di quanto sia diffusa questa problematica nellintero contesto mondiale lAssemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito con risoluzione del 17 dicembre 1999 la Giornata internazionale per leliminazione della violenza contro le donne da celebrarsi ciascun anno nella giornata del 25 novembre, partendo dallassunto che la violenza contro le donne èuna violazione dei diritti umani;

che come dimostrano i dati la modernitàèarrivata quasi in tutto, tecnologia, trasporti, comunicazioni, alimentazione, ma rapporti piùcivili tra i sessi sembrano essere ancora una conquista lontana;

che la rappresentazione delle donne e del mondo femminile nel panorama delle immagini mediatiche, come spesso èavvenuto in passato, con messaggi che rafforzano lidea di una donna limitata, inferiorizzata e gararchizzata, ha favorito lo squilibrio dilagante delle relazioni di genere e molte volte legittimato le diverse forme di violenza sulle donne;

che la violenza contro le donne influisce negativamente e rappresenta un grave ostacolo allottenimento di obiettivi cruciali quali leliminazione della povertàe il rafforzamento della pace e della sicurezza;

che in tutto il mondo la sostanziale carenza di risorse da destinare ad iniziative per leliminazione di questo fenomeno contribuisce a far sìche il medesimo persista;

che il fenomeno della violenza di genere assume diverse connotazioni non consistendo soltanto nellaggressione fisica di un uomo nei confronti di una donna ma includendo anche vessazioni psicologiche, ricatti economici, minacce, persecuzioni, potendo sfociare nella forma grave dello stupro o nella sua forma piùestrema e cruenta del femminicidio;

che nel luglio 2019 con lapprovazione del disegno di legge sul revenge pornsi èsancita la previsione nel nostro ordinamento di questo ulteriore reato che consiste nella diffusione di immagini o video a contenuto sessualmente esplicito senza il consenso delle persone rappresentate e che, registrando come vittime quasi esclusive le donne, in questo ultimo periodo sta assumendo dimensioni sempre piùallarmanti;

che nel 2017 una donna veniva uccisa ogni tre giorni, 3 milioni e 466 mila donne dichiaravano di aver subito stalking nei 5 anni precedenti e 1.740 donne risultavano vittime di omicidio negli ultimi 10 anni di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia;

che secondo i dati della Direzione Centrale Anticrimine nel biennio 2018-2019, le violenze sessuali, i maltrattamenti in famiglia, gli atti persecutori hanno registrato numeri in calo, ma il reato di femminicidio, cioèlatto criminale estremo perpetrato in danno della donna in ragione del proprio essere, èpassato dal 37% sul totale delle vittime di sesso femminile del 2018, al 49% nel periodo gennaio-agosto 2019;

che il problema della violenza sulle donne ha visto un deciso peggioramento durante il periodo del lockdown dovuto allemergenza sanitaria in atto, registrando dati aggravati dalla solitudine, dallisolamento e dalla chiusura sociale e che anche nel periodo estivo non si èpotuta notare una significativa inversione di tendenza di tale fenomeno;

che anche in Umbria quello della violenza sulle donne rappresenta un fenomeno molto significativo e come rilevato dalla Commissione parlamentare dinchiesta istituita presso il Senato della Repubblica èla nostra regione quella col piualto tasso di vittime in rapporto alla popolazione femminile con violenze di genere che in oltre il 70% dei casi sono da attribuire a mariti, fidanzati ed ex partner;

CONSIDERATO

che pur in presenza di reati connessi al fenomeno della violenza sulle donne numericamente in crescita, la propensione delle vittime alla denuncia degli abusi subiti non registra un proporzionale incremento, fenomeno questo in gran parte legato alla paura di subire ritorsioni da parte dei loro carnefici e alla vergogna provata, entrambe circostanze che frappongono un forte ostacolo a far emergere i reali numeri del fenomeno in questione;

che nonostante tale difficile contesto qualcosa sta comunque cambiando a livello culturale e di percezione del fenomeno da parte di tutta la societàcivile, per quanto la strada per arrivare alla risoluzione del fenomeno sia ancora lunga e richieda impegno da parte di tutti;

che un decisivo aiuto alla sensibilizzazione su questa importante e fondamentale battaglia sociale puòessere fornito da tutto il mondo dellaudiovisivo;

che laudiovisivo in tutte le sue forme, corti, spot, video musicali, film, rappresenta un importante strumento per combattere questo fenomeno perchécapace di influenzare le abitudini promuovendo corretti comportamenti;

che un nuovo cinema delle donne puòessere sicuramente strumento di contrasto alla violenza di genere, destrutturando rappresentazioni sbagliate e promuovendo modelli femminili complessi, realistici, indipendenti, creativi e autorevoli;

che per meglio comprendere quanto possa far laudiovisivo basti pensare al ruolo svolto in tale campo da produzioni americane, quali Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, North country La storia di Joseycon Charlize Theron, Sotto Accusacon Jodie Foster o anche ai film italiani quali La bestia nel cuoredi Cristina Comencini con Giovanna Mezzogiorno, Non ti muoveredi Sergio Castellitto o al film Tv Io ci sonocon Cristiana Capotondi;

che proprio in considerazione dellimportanza di tale ruolo èopportuno favorire e stimolare iniziative da parte dei lavoratori del cinema del nostro territorio regionale e delle produzioni cinematografiche e televisive in esso presenti, affinchèsi adoperino per realizzare corti, spot, video musicali, film per sensibilizzare maggiormente la popolazione nei confronti di questo fenomeno e contribuire in tale modo a debellare questa piaga;

che nonostante il difficile momento per le scuole il percorso di sensibilizzazione con e attraverso laudiovisivo le deve trovare partecipi nella produzione di piccoli corti o brevi racconti;

che la costituenda Umbria Film Commission che ha, tra gli altri, limportante compito di promuovere nella nostra regione modelli di comportamento sociale sani e virtuosi puòe deve recitare un ruolo decisivo nel favorire e coordinare le azioni che nel campo dellaudiovisivo dovranno essere poste in essere per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

a far sìche lamministrazione comunale di Perugia, giàparte attiva nel contrasto al fenomeno della violenza nei confronti delle donne, diventi promotrice di campagne di sensibilizzazione audiovisive che abbiano come scopo quello di portare alla luce tale tematica;

a farsi promotori dellistituzione allinterno della costituenda Umbria Film Commission di una sezione dedicata allaudiovisivo sul tema della violenza di genere che contribuisca ad affermare un modello di donna indipendente, evoluta, attiva e che costituisce un motore imprescindibile per lo sviluppo della società;  

a diffondere anche in ambito scolastico tramite prodotti legati al mondo dellaudiovisivo una corretta educazione in relazione al tema del contrasto alla violenza sulle donne favorendo iniziative nelle quali i medesimi istituti scolastici diventino destinatari e soggetti attivi nella diffusione di messaggi positivi nel contrastare il fenomeno della violenza di genere.