PD Logo(UNWEB) “La figura del presidente dell’Assemblea legislativa dovrebbe essere un ruolo di garanzia istituzionale, che non si abbandoni a prese di posizioni scomposte e non in linea con la realtà dei fatti. Per questo, all’indomani di una giornata che ha segnato un record negativo dei decessi, sia in Italia che nella nostra regione, invitiamo il presidente Squarta a meno sensazionalistiche affermazioni, volte solo alla ricerca di un facile consenso”. Così i consiglieri del Partito democratico Tommaso Bori, Simona Meloni, Fabio Paparelli, Donatella Porzi e Michele Bettarelli, in merito alle dichiarazioni del presidente di Palazzo Cesaroni in merito al nuovo Dpcm (https://tinyurl.com/y6x3efyh (link is external)).

“I numeri della seconda ondata di pandemia – rilevano i consiglieri Pd - sono impietosi. In Italia ieri sono state 993 le vittime, di cui 15 in Umbria, dove ha perso la vita il secondo medico che ha contratto il virus in servizio. Dopo Stefano Brando, da ieri piangiamo la scomparsa di Natale Mariani, un altro professionista di quelle centinaia di operatori che nei mesi hanno riscontrato la positività in servizio nei nostri ospedali. In questo quadro, che una carica istituzionale come il presidente dell’Assemblea legislativa si cimenti in lamentele contro un provvedimento di buon senso teso a evitare il riproporsi delle scene di assembramenti che abbiamo visto questa estate, appare inappropriato ma non solo”.

“Le affermazioni di Squarta – proseguono i consiglieri Pd - sono anche false. E’ consentito muoversi anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, per raggiungere una persona non autosufficiente. Nel caso di coppie che vivono in luoghi diversi, è consentito spostarsi per il ricongiungimento familiare. Sempre consentito il ritorno presso la propria residenza, domicilio o abitazione. Misure di buon senso, che vogliono porre le basi per evitare la terza ondata di pandemia ed evitare anche il ripetersi degli assembramenti estivi, dove non hanno certo brillato i leader Salvini e Meloni, distintisi proprio per gli affollamenti elettorali, oltre qualsiasi ragionevole prudenza”.