129929578 2880024562234563 3085077186619783908 n(UNWEB) “La Giunta regionale chiarisca i criteri utilizzati per la nomina della consigliera Paola Fioroni (vicepresidente leghista dell’Assemblea legislativa) a presidente dell’Osservatorio sulla condizione delle Persone con disabilità; spieghi se ritiene davvero opportuna questa scelta ed espliciti i parametri che verranno utilizzati in futuro per procedere alla nomina di organismi tecnici.

L’Esecutivo di Palazzo Donini faccia inoltre luce sulle ragioni per cui non si è tenuto conto di quanto previsto dalla legge regionale n.11/95, rispetto all’esclusione per ‘membri di organi consultivi cui compete di esprimere parere sui provvedimenti degli enti, istituti od organismi cui si riferisce la nomina o designazione’”. Queste le richieste che i consiglieri di minoranza (Pd, M5S, Patto civico e gruppo misto) affidano ad una interrogazione presentata oggi.“L’Osservatorio regionale umbro sulla condizione delle Persone con disabilità – spiegano i consiglieri Tommaso Bori, Fabio Paparelli, Simona Meloni, Donatella Porzi, Michele Bettarelli (Pd), Thomas De Luca (M5S), Andrea Fora (Patto civico) e Vincenzo Bianconi (Misto) - è stato istituito con la legge 11 del 1995 per dare piena applicazione dei principi sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Esso è composto da rappresentanti di Upi Umbria, Anci Umbria, Aziende USL, Forum del Terzo settore, associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità (Fish e Fand).

“Alla guida dell’Osservatorio - rimarcano gli esponenti dell’opposizione - è stata recentemente nominata la consigliera regionale, nonché vicepresidente dell’Assemblea Legislativa, Paola Fioroni. Ma tale ruolo è stato da sempre ricoperto da una persona espressione del mondo dell’associazionismo che vive in prima persona le problematiche della disabilità. Inoltre l’Osservatorio è un organo tecnico, consultivo, indipendente e quindi non politico mentre la consigliera Paola Fioroni, oltre a rappresentare la Lega, fa parte della Terza commissione, organismo incaricato di occuparsi anche della disabilità: la consigliera si troverebbe nella condizione di valutare se stessa, in Terza commissione, rispetto al lavoro dell’Osservatorio. Proprio per evitare simili situazioni, la legge n.11/95 ‘Disciplina delle nomine di competenza regionale e della proroga degli organi amministrativi’ prevede l’esclusione dei consiglieri regionali dalle nomine e designazioni di competenza dell'Assemblea legislativa”.