185067919 2997365753833776 665883947865852925 n(UNWEB) L'Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità dei presenti la mozione sulle strutture di ricovero pubbliche e private per anziani presentata dai consiglieri di minoranza (Meloni, Bettarelli, Bori, Paparelli, Porzi-PD, Fora-Patto civico, De Luca-M5s e Bianconi-Misto). Prima del voto finale è stato approvato un emendamento al dispositivo a firma Stefano Pastorelli (Lega).

L'atto impegna la Giunta “a mettere in campo, nel più breve tempo possibile, una programmazione atta a definire i fabbisogni del territorio regionale salvaguardando le strutture che offrono un servizio prezioso e fondamentale in tutto il territorio regionale evitando allo stesso tempo anche la drammatica conseguenza della perdita di centinaia di posti di lavoro; ad attivarsi in maniera tempestiva per il riconoscimento delle risorse previste nel decreto ‘Ristori’ che prevede un ristoro fino al 90 per cento a valere sulla quota di budget residuo; ad attivarsi per la revisione delle tariffe al fine di consentire, nella normalità, una gestione più rapportata ai costi; a prevedere, compatibilmente con le risorse disponibili, un contributo straordinario compensativo dei maggiori costi legati all’emergenza sanitaria per Covid-19”.

In Aula, la prima firmataria Simona Meloni (Pd) ha ricordato che “il protrarsi dell’emergenza epidemica ha accentuato ancora di più le difficoltà di gestione delle Strutture di ricovero per anziani pubbliche e private. Già dall’inizio dell’emergenza sanitaria, le residenze per anziani sono state tra le realtà più colpite dall’epidemia. Hanno dovuto ottemperare alle disposizioni di prevenzione imposte e hanno dovuto fronteggiare l’aumento delle spese di assistenza, e anche sul fronte delle prestazioni sanitarie, vedendosi 'bloccata' la loro consueta attività. Hanno inoltre dovuto provvedere a un incremento degli organici, a un supplemento di attività di formazione del personale specifica sulle misure di prevenzione del contagio, alla realizzazione di aree di isolamento per la quarantena, che hanno di fatto comportato la diminuzione della capacità ricettiva delle strutture. Tutto ciò ha generato una forte diminuzione delle entrate nel 2020 e 2021. Sono stati limitati gli ingressi degli ospiti per una migliore gestione dei casi in isolamento. Questo ha determinato la mancanza di quote vitali per le strutture. I costi per l’attuazione di tutte le misure anticontagio e l’aumento della richiesta di ore di servizio degli operatori, sono fattori che hanno fortemente contribuito a generare dei preoccupanti aggravi di bilancio, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro. La mancata revisione delle tariffe ha fatto sì che le strutture non potessero quasi più garantire gli standard assistenziali necessari. Nello scorso marzo è stata discussa in Aula una mia interrogazione nella quale si sollecitava la Giunta affinché avviasse una tempestiva revisione delle tariffe, ma, ad oggi, non sono ancora pervenuti aggiornamenti. Inoltre, è ancora all’esame della Commissione la mozione 'Riqualificazione Sistema Regionale di Welfare-adeguamento tariffario regionale cooperative sociali e rette strutture sociali, socio-sanitarie e sanitarie' a firma del consigliere Andrea Fora. Il decreto Ristori ha autorizzato le Regioni a riconoscere alle strutture private accreditate fino al 90 per cento del budget 2020, ma la Regione Umbria non si è ancora attivata per il riconoscimento delle risorse previste nel decreto Ristori”.

INTERVENTI:  Stefano PASTORELLI (Pd): “Il tema è di rilevante importanza. E lo abbiamo affrontato anche nel corso dell’ultima seduta consiliare con l’audizione, nel corso di una pausa, di alcuni Sindaci e Presidente di Rsa e case di riposo. Lì siamo stati chiari sull’impegno per una rivisitazione delle rette e su altre richieste. Nel condividere questa iniziativa propongo un emendamento al testo”.

Michele BETTARELLI (Pd): “Il nostro dispositivo era buono, ma l’importante, per gli anziani e gli operatori, è portare a casa un risultato, anche trovando una soluzione unitaria per un argomento così rilevante. Gli emendamenti possono essere accettati. Mi continuano a preoccupare le assenze della Giunta. Mi auguro che poi a questi documenti l’Esecutivo dia realmente seguito”.

Valerio MANCINI (Lega): “Al di là di chi è presente o meno, servirebbe iniziare prima, la mattina, i lavori del consiglio, così da avere il parere di tutti, assessori compresi, sugli atti che discutiamo”.

Donatella PORZI (Pd): “Voterò convintamente questa mozione. Però rilevo che per far passare ogni nostro atto deve esserci la penna rossa della maggioranza che corregge qualcosa. Per un tema così importante siamo disposti a tutto. I Sindaci hanno più volte sollevato questi problemi. C’erano problemi anche prima, ma che dopo due anni non siano ancora stati affrontati è una responsabilità grave. Prendiamoci tutti l’impegno di dare risposte sul tema, di sollecitare un tempestivo recupero del tempo perso rispetto ad una situazione che anche a causa della pandemia si è ulteriormente aggravata”.

Marco SQUARTA (FdI-Presidente dell’Assemblea legislativa): “Come presidente di questa Aula devo fare una triste considerazione. Nella scorsa legislatura mi sono più volte indispettito per la non presenza della Giunta durante le sedute dell’Assemblea. Ringrazio gli assessori presenti, però è oggettivamente imbarazzante questa situazione. Il Consiglio ha una sua necessaria tutela da preservare. Richiamo oltre i consiglieri anche la Giunta ad essere più presente in Aula nel rispetto della dignità del Consiglio regionale. Non è possibile che arriviamo a fine seduta con uno o due assessori e che ci siano assessori non presenti quando si discutono atti che li riguardano. Non è un obbligo, ma una questione di rispetto nei confronti dei consiglieri regionali”.