125255517 2863018333935186 8536674001559637754 o(UNWEB) “Quanto emerso nel corso della seduta della Seconda Commissione di mercoledì scorso, dedicata alle problematiche stradali e ambientali delle frazioni di Lerchi e San Secondo nel comune di Città di Castello (https://tinyurl.com/2y7spcvz (link is external)), non è certo una novità, ma i dati presentati dal direttore di Arpa Umbria, Luca Proietti, sono preoccupanti e impongono una riflessione seria e in grado di produrre una soluzione concreta per quanto riguarda un’alternativa nella viabilità”: è quanto afferma il consigliere della Lega e presidente della Commissione, Valerio Mancini.

“È evidente – osserva - che il PNRR non possa inglobare lavori di carattere locale, che sono sì importanti, ma non hanno interesse a livello nazionale, pertanto è opportuno che la Regione Umbria porti il tema della Strada regionale 221 al centro della trattativa con Anas per discuterne il riaffido. Con questa procedura - spiega - si libererebbero risorse che consentirebbero alla Regione e alla Provincia di destinare fondi ai lavori lungo Strada provinciale 103 nel tratto di San Secondo, dove il problema è analogo alla Strada regionale 221, con la differenza però che si tratta di traffico per lo più locale. La ‘221’ vede invece il passaggio costante di mezzi pesanti che provengono dai porti della Toscana e trasportano merci in tutta Italia. Qui – puntualizza - è maggiore anche il livello del rumore, come dimostrato dagli studi condotti da Arpa, ed è prioritario per la salute pubblica dare vita a progetti di viabilità alternativa, così da non limitare la crescita sociale ed economica di una comunità che si sta potenziando anche di servizi eccellenti”.

“Il problema della viabilità – rimarca mancini - rappresenta quindi un ostacolo allo sviluppo di questi territori, anche demografico, oltre che un danno per la salute pubblica. Se la E78 Grosseto-Fano fosse in dirittura d’arrivo, i problemi sarebbero sicuramente minori. È stato anche nominato dal Governo un Commissario straordinario per il completamento dell’opera, Massimo Simonini, ma ad oggi non c’è ancora traccia di cantieri nel tratto dell’Alta Valtiberina”.

“Come Seconda commissione - conclude il presidente - porteremo anche questa problematica all’attenzione della Giunta, così da capire qual è l’intendimento del Governo nazionale in merito, e convocheremo in audizione il Commissario Simonini affinché si ponga fine a una questione ultradecennale che ormai è diventata quasi offensiva per il territorio e dunque non più procrastinabile”.