225483629 3057887784448239 4803415112916673967 n(UNWEB) La Terza commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Eleonora Pace, ha svolto questa mattina due audizioni su “Umbria Biobank” e “Consulta delle Professioni Sanitarie e Socio Sanitarie”.

UMBRIA BIOBANK: Start up per una biobanca in Umbria - II progetto di medicina personalizzata è stato illustrato dal project manager, il direttore della struttura complessa di Anatomia Patologica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Angelo Sidoni,  che ha spiegato come “questa vicenda si sia impantanata in meccanismi difficili da comprendere. 

La biobanca è un luogo fisico dove si conservano dei campioni biologici provenienti dal corpo umano. L’anatomia patologica studia questi campioni per la diagnosi delle malattie. Negli ultimi anni è divenuto chiaro che questi reperti sono preziosi per i pazienti, per la comunità scientifica e per il sistema sanitario. La biobanca è  dunque finalizzata alla ricerca. Ma per realizzarla  vanno affrontate problematiche bioetiche ed anche tecniche, visto che servono macchinari particolari per la conservazione. I motivi per creare una biobanca sono molti. È cambiato il paradigma utilizzato in medicina, siamo passati dalla diagnosi a cui seguiva una terapia uguale per tutti alla medicina personalizzata o di precisione. Si tratta di una struttura complessa, un luogo fisico in cui conservare i campioni che saranno studiati dai ricercatori. Una biobanca costa molto, per sostenersi essa può erogare dei servizi per conto terzi, entrando in collaborazione anche con i privati. 

Abbiamo lavorato per anni al progetto. La Regione ha previsto un finanziamento, parziale, di 565mila euro che, derivando da Agenda digitale, può essere speso solo in personale, software e beni similari. Questi finanziamenti sono già disponibili. L’Azienda ospedaliera di Perugia è stata individuata come capofila. Nel 2016 sono partiti i lavori. Nel 2018 è stato presentato il progetto definitivo e assegnato il budget. A marzo 2019 sembrava che il progetto potesse essere realizzato, ma così non è stato, a causa del terremoto politico-istituzionale. Abbiamo dovuto chiedere una proroga delle tempistiche e a marzo del 2022 dobbiamo adempiere a tutti gli obiettivi previsti. Nel frattempo quanto doveva essere fatto dall’Azienda ospedaliera, che ha già incassato i primi 200mila euro, non è stato fatto.  Se l’Azienda ospedaliera di Perugia non ha intenzione di utilizzare i fondi assegnati e dare seguito agli impegni presi, dovrebbe dichiararlo. Se per il marzo 2022 non avremo una sede per iniziare a raccogliere i campioni biologici il progetto fallirà e l’Umbria perderà una grande occasione di rilancio”.

La presidente Pace ha annunciato l’intenzione di avviare una verifica con la Giunta regionale sulle intenzioni relative al progetto della Biobanca per poi svolgere un eventuale ulteriore approfondimento con tutti i soggetti coinvolti.

CONSULTA DELLE PROFESSIONI SANITARIE E SOCIO SANITARIE - I presidenti e i rappresentanti degli ordini e delle professioni sanitarie dell’Umbria sono stati ascoltati, come da loro stessi richiesto, per presentare la proposta di costituzione di una Consulta regionale delle professioni sanitarie e socio sanitarie, sul modello di quella già istituita a livello nazionale. Dagli interventi è emerso che, soprattutto in vista del nuovo Piano sanitario regionale, appare necessario “un nuovo paradigma che sia in grado di dare risposte alla cittadinanza, garantendo servizi uniformi sul territorio regionale e che valorizzi la multidisciplinarietà. Gli ordini professionali - è stato evidenziato - possono supportare la Regione per un riscontro dell’efficacia degli interventi programmati e messi in atto, visto che rappresentano trasversalmente tutte le professioni mediche e possono aiutare a risolvere dei problemi anche grazie al contatto continuo con i cittadini e alle competenze maturate. La Pandemia ha prodotto una accelerazione importante verso il rinnovamento e il potenziamento del sistema sanitario. In vista del nuovo Piano sanitario - è stato infine auspicato - andrà adottato un nuovo modello in grado di rispondere al mutamento delle esigenze e dei bisogni della cittadinanza. Gli ordini professionali, con spirito di coesione e unità, hanno deciso di portare un contributo alla Regione per coadiuvare l’istituzione verso l’obiettivo di tutelare al meglio la salute della cittadinanza”. 

I commissari e la presidente hanno manifestato condivisione per la richiesta avanzata ed annunciato l’impegno a cercare di velocizzare le procedure per l’istituzione della Consulta. Sulla materia si erano espressi, nei mesi scorsi, i consiglieri Andrea Fora (Patto civico) e Tommaso Bori (Pd).