renda3(ASI) Approvato all’unanimità dalla IV Commissione consiliare Cultura l’ordine del giorno di una consigliera Renda (Capogruppo di BLU) sulla promozione e il sostegno al turismo disabile.

In particolare, con l’atto si chiede a Sindaco e Giunta di porre in essere iniziative volte ad incentivare e rendere pienamente fruibile il turismo disabile garantendo realmente accessibili tutte le strutture presenti sul territorio; di aprire un tavolo di programmazione con la Regione, allo scopo di individuare azioni strategiche per incentivare tale tipo di turismo su tutto il territorio regionale, a partire proprio dalle città più attrattive. Inoltre, di studiare azioni operative con il CIP Comitato Italiano Paralimpico per diffondere la cultura della pratica sportiva e ideare iniziative atte a rendere la pratica realmente accessibile al turismo disabile, cosi come a tutti i residenti del territorio. Infine, si chiede all’amministrazione, di concerto con la Regione, di porre in essere tutte le azioni che possano permettere alle diverse strutture e aree ricettive un effettivo abbattimento delle barriere architettoniche, con la consulenza a titolo gratuito del Comitato Italiano Paralimpico.

Dopo anni in cui ci si limitava a fornire stime in modo discontinuo e disomogeneo sul fenomeno della disabilità, l’Istat ha per la prima volta pubblicato, a fine 2019, un rapporto dedicato al fenomeno in Italia da cui risulta che sono 3,1 milioni le persone disabili nel nostro paese pari al 5,2% della popolazione e che di queste 1,5 milioni, circa la metà del totale, hanno più di 75 anni. Se a questo aggiungiamo anche le persone che dichiarano di avere limitazioni non gravi, il numero di persone con disabilità in Italia sale a 12,8 milioni, circa il 21,3% della popolazione totale. Ancora oggi in Italia la disabilità costituisce un ostacolo per l’accesso agli aspetti fondamentali della vita considerata ‘normale’ quali il lavoro, l’istruzione, la mobilità, la libera circolazione e l’utilizzo di luoghi pubblici, incidendo sulle relazioni interpersonali e sulla partecipazione sociale degli individui. Ciò comporta che vi è una popolazione disabile almeno parzialmente marginalizzata, che vive per molti versi un vero e proprio mondo a parte e alla quale sono negati vari aspetti della quotidianità. Anche per questo risulta sempre più urgente agire sulle cause strutturali delle disuguaglianze, creando le condizioni per cui le persone disabili abbiano la possibilità di esercitare i propri diritti di cittadini.

Uno degli aspetti sui quali è necessario e opportuno agire, anche per rendere le comunità realmente inclusive e aperte a tutti, è quello del turismo accessibile, ovvero l’insieme di strutture e servizi messi a disposizione di persone con disabilità o bisogni speciali e delle loro famiglie, per far si che possano godere della possibilità di viaggiare, alloggiare e prendere parte a eventi senza incontrare difficoltà e possano farlo in condizioni di autonomia e sicurezza. Il turismo così inteso rappresenta un fattore economico di straordinaria importanza, uno strumento di conoscenza ed emancipazione personale oltrechè una grande espressione di civiltà.

La facilità a reperire informazioni su strutture in grado di ospitare persone con disabilità, o sulla fruibilità dei principali monumenti, musei, strutture ricreative, o ancora le informazioni sui punti di ristoro per chi soffre di patologie alimentari, indicazione delle aree verdi e parchi giochi inclusivi che possano favorire la socializzazione significa creare una vera e propria rete di lavoro sull’accessibilità turistica che va a vantaggio non solo dei turisti disabili, ma anche dei residenti sul territorio. Tale accessibilità deve essere realmente garantita anche in ambito sportivo e tutte le società operanti nel settore dovrebbero essere pronte ad accogliere i giovani diversamente abili.

Alla discussione sono intervenuti rappresentanti del Comitato Paralimpico Maria Rosi e dell’Esecutivo di Palazzo dei Priori, che hanno sottolineato l’importanza e la necessità di porre attenzione all’inclusività della città nel suo complesso, non solo dal punto di vista turistico, anche se quella del turismo accessibile è, senz’altro, una sfida da cogliere grazie anche alle risorse a disposizione, per migliorare la città e la sua fruizione.

È stato, altresì, ricordato l’esempio di Perugia in App, la app turistica voluta e realizzata dal Comune, pensata proprio per essere inclusiva, esempio concreto della direzione intrapresa dall’ente sul tema. L’assessore ha anche confermato la disponibilità ad approfondire la proposta, anche con un confronto a breve con lo stesso Comitato Paralimpico.

Unanime, infine, il favore dei commissari sulla proposta. Sia per i consiglieri di maggioranza che per quelli di minoranza, la tematica è senza dubbio importante e sentita. L’inclusività di una città è il simbolo della sua civiltà e modernità, della sua apertura culturale nonché della sua attrattività. Che, in ambito turistico, si traduce anche in un ritorno economico da non sottovalutare.

La proponente ha, al termine, accolto l’emendamento di un consigliere di maggioranza che mirava a sottolineare la necessità di cominciare a intraprendere le azioni suggerite dall’atto proprio dalle città più importanti e attrattive della regione. L’odg emendato è stato, quindi, approvato con il voto favorevole di tutti e 10 i commissari.