bori (UNWEB) “La situazione dei servizi sanitari che emerge nella nostra regione è grave e allarmante. Liste d’attesa lunghissime per prestazioni ancora prenotabili, ma diverse segnalazioni raccontano di servizi che non è più possibile prenotare. Un fatto grave e addirittura contrario alla Costituzione”. Lo dichiara il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd), annunciando di aver “presentato istanza di accesso atti, ex art. 4 del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, indirizzata ai vertici di Usl 1 e 2, alle aziende ospedaliere di Perugia e Terni e al direttore regionale della direzione ‘Salute e Welfare’”.

“È importante fare chiarezza sullo stato delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie obbligatorie – spiega Bori - sia relativamente ai livelli essenziali di assistenza (Lea), attualmente erogati e non, sia per quanto riguarda il rispetto delle priorità, sia per quanto concerne le prestazioni che vengono prese in carico e non fissate all’atto della richiesta da parte dell’utente. È necessario capire quali agende di prenotazione sono ancora aperte e quali, invece, non sono state riattivate”.

Nell’istanza, Tommaso Bori chiede: “il numero di prestazioni e la categoria di appartenenza delle stesse, accumulate a partire da marzo 2020 fino ad oggi e le tempistiche di erogazione. In riferimento alle prestazioni prenotate, l’elenco dettagliato delle priorità e dei relativi tempi d’attesa massimi previsti per legge e, in caso contrario, l’esatto quadro delle tempistiche attualmente eseguite. Quali sono le agende di prenotazioni chiuse nel tempo, quali quelle riaperte e con una panoramica che va da marzo 2020 ad oggi. Si chiede di conoscere anche il numero esatto di prenotazioni che, attualmente, non vengono prenotate nell’immediato, all’atto di richiesta dell’utente, ma prese in carico dal sistema e prenotate in un secondo momento. Quello che sta accadendo è davvero inaccettabile – conclude Bori – ed è necessario avviare una seria operazione verità, che testimoni l’inefficienza della programmazione di questa Giunta regionale a trazione leghista”.