AssessoreVintiL'assessore regionale Stefano Vinti condivide la posizione espressa dal segretario nazionale della Fiom, Maurizio Landini, in merito alla vicenda dell'acciaieria di Terni, quando afferma che "non si può fare un accordo a tutti i costi" e, proprio per questo, si è recato a Terni per un'assemblea con tutti gli iscritti Fiom.

 

"La vertenza Ast-TK - ha dichiarato l'assessore Vinti - assume i connotati di una lotta che non riguarda solamente i lavoratori e il territorio del ternano. Vengono al redde rationem tutte le contraddizioni degli ultimi anni: da un lato la rinuncia del nostro Paese ad avere una propria politica industriale a vantaggio di multinazionali che hanno fatto il bello e il cattivo tempo; dall'altra la continua aggressione ai diritti e alle tutele dei lavoratori a cominciare dall'indebolimento della contrattazione nazionale per arrivare alla manomissione dell'art. 18.

Per questo – ha sottolineato l'assessore - le dichiarazioni di Landini sono condivisibili soprattutto per quanto riguarda la firma di un accordo che deve prevedere la continuazione della produzione dell'acciaio a Terni, la rinuncia da parte dell'azienda ai licenziamenti e il rafforzamento delle tutele che riguardano le condizioni di lavoro degli operai delle acciaierie e dell'indotto.

Il non accettare qualsiasi tipo di accordo, - ha concluso Vinti - va di pari passo con la consapevolezza che il buon esito della vertenza Ast-TK rappresenterebbe un traguardo importante per tutti i lavoratori italiani che, in questa fase, stanno pagando i costi più alti della crisi economica".