protocollo regione università 5(ASI) Favorire l'effettività dei diritti e delle opportunità riservate alle persone in stato di detenzione anche in vista del successivo reinserimento nella vita sociale: con questo obiettivo stamani a Perugia, nella sede della Giunta regionale di Palazzo Donini, è stato firmato un Protocollo operativo tra la Regione Umbria e il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Perugia.

Per la Regione Umbria il documento è stato siglato dalla vicepresidente con delega al Welfare, Carla Casciari, per il Dipartimento di Giurisprudenza, ha firmato il vicedirettore Antonio Bartolini. Presente il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, Carlo Fiorio, individuato quale responsabile scientifico delle attività previste dal Protocollo. All'incontro sono intervenuti per il Tribunale di Sorveglianza di Perugia, il presidente Roberto Ferrando, e la dottoressa Beatrice Cristiani.
Illustrando le finalità del Protocollo la vicepresidente Casciari, dopo aver ringraziato il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Perugia per la sua presenza e la vicinanza alle istituzioni, ha evidenziato come sia "importante riportare al centro delle politiche il ruolo della detenzione che è quello della rieducazione, che passa necessariamente dalla tutela dei diritti delle persone detenute. La Regione – ha aggiunto – è fortemente impegnata in questo percorso di inclusione sociale delle persone ristrette, a tal fine sono state investite risorse finalizzate alla formazione e al reinserimento lavorativo".
"Vogliamo continuare a potenziare i percorsi di valorizzazione della condizione di vita e del lavoro dei detenuti sia dell'area penale interna che esterna, anche in vista di una più accurata integrazione con il territorio e la comunità di riferimento ha riferito la vicepresidente - Il Protocollo che firmiamo oggi, si inserisce in questo percorso e rafforza una fruttuosa collaborazione tra la Regione e il Dipartimento di Giurisprudenza favorendo anche la formazione di 'operatori per i diritti' dei detenuti selezionati tra i neolaureati, incentivando così le esperienze giuridiche in materia".
Il vicedirettore del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Perugia, Giovanni Bartolini, ha ricordato che il Dipartimento, in sintonia con le sue linee didattiche istituzionali, intende stimolare i futuri operatori del diritto ad avere un'adeguata percezione dei bisogni e delle esigenze manifestate dalla società, armonizzandoli con i principi deontologici ed etici adottati dai diversi ordinamenti professionali. Di conseguenza, anche attraverso tirocini e legal clinics, si intende offrire occasioni di apprendimento e di esperienza professionale ai neo laureati.
Il Garante Carlo Fiorio, ha riferito che "tra le finalità del Protocollo c'è anche la definizione e distribuzione di un vademecum per le persone detenute, funzionale alla trasmissione delle conoscenze penitenziarie, sia a livello trattamentale, che a livello tecnico-giuridico. Si tratta di un'iniziativa importante – ha precisato – soprattutto se si tiene conto della forte componente straniera tra le persone che stanno scontando una pena negli istituti penitenziari dell'Umbria".
Fiorio ha quindi evidenziato come ormai "in Umbria sia stata superata la fase di sovraffollamento delle carceri che, allo stato attuale, contano meno presenze di soggetti in custodia cautelare rispetto a quelli che stanno scontando una condanna definitiva".

protocollo regione università 5