IMG 20200320 WA0004(UNWEB) Aveva recuperato dall’ennesimo infortunio di stagione (distrazione all’adduttore sinistro) quando è arrivato lo stop all’attività per l’emergenza sanitaria. “Peccato, ero pronto e lo era anche la squadra, dopo la bella vittoria con la Salernitana”, dice Gabriele Angella, fiorentino, 31 anni, difensore  centrale del Perugia. Che, adesso, come tutti, deve restare in casa.

Per di più da solo, perché la fidanzata lavora in una farmacia ad Empoli e non può spostarsi. Né lui può allontanarsi da Perugia, per una precisa disposizione della società che comunque Gabriele condivide: la salute prima di tutto. Così alterna momenti della giornata dedicati alle attività di gestione della casa ad altri in cui cura la forma fisica in base al programma disegnato per lui dai preparatori del Perugia. Con anche il pensiero, non certo piacevole, di vedere come andrà a finire la proposta di decurtazione degli stipendi per i giocatori in questo periodo di inattività: “per ora non c’è nulla di ufficiale, semmai si vedrà con l’Assocalciatori come tutelare i nostri interessi”.

Il ritiro, le primedonne e le cose semplici.

Anche se ha giocato poco, Angella ha vissuto intensamente la fase del cambio allenatore e delle cinque sconfitte consecutive. E sostiene, come anche i suoi compagni, che il ritiro di Cascia è stato utile al gruppo “per compattarsi  e capire che tutti dovevano considerarsi sullo stesso piano, senza distinzione tra primedonne e gregari, e allineati a cosa ci chiedeva il Mister”. E che bisognava ripartire dalle cose semplici per superare l’impasse, per ritrovare i risultati e il gioco. I tre punti presi alla Salernitana hanno dimostrato che “si è imboccata la strada giusta”.

Oddo lo aveva voluto, con Cosmi sintonia.

Gabriele era arrivato in estate, voluto da Oddo. Ma non ha sofferto l’esonero e con Cosmi si è trovato subito in sintonia: “ha portato entusiasmo e voglia di fare, cose che c’erano state anche all’inizio della gestione Oddo, per poi svanire”. Sul piano tattico, non ha sofferto il passaggio dal 4/3/3 al 3/5/2, “perché  in carriera  ho giocato con entrambi i moduli, con la difesa a tre anche a Udine e Watford; e perché le cose che ho propensione a fare, come impostare e lanciare lungo, si possono fare indifferentemente coi due moduli”. E, poi, conclude, quello che conta per vincere, “aldilà del fare bene i movimenti degli schemi, è comunque la determinazione”.

Angella leader, la rosa competitiva e il  futuro biancorosso.

Se una delle carenze affiorate nel Perugia di quest’anno è una certa fragilità caratteriale di fronte alle prime difficoltà, l’assenza prolungata di un giocatore come lui, leader riconosciuto e di spiccata  personalità, è particolarmente pesata.  “Non so se sono un leader, questo lo devono dire i compagni e il mister. Ma, anche quando ero assente per gli infortuni e stavo a Cesena per curarmi, comunque ho cercato di stare vicino alla squadra facendo avanti e indietro”. Tra l’altro Gabriele Angella è un giocatore di proprietà del Grifo, con contratto fino al giugno 2022 e vede il suo futuro dipinto di biancorosso. “Spero qui di togliermi soddisfazioni e credo che la società abbia già costruito buone basi per traguardi ambiziosi. Per esempio, la difesa è composta tutta di elementi di qualità”. Una nota particolare la riserva a Vicario “che sta disputando un’annata impressionante ed è uno che parla poco ma sa cosa dice, in questo somiglia a Andanovic, con cui pure ho giocato”. E, poi, Sgarbi che “ha dimostrato di essere in fase di crescita importante”; Falasco, “uomo di esperienza, fondamentale nel gruppo”; e Rajkovic, “ professionista esemplare, uomo con la testa sulle spalle, si è inserito bene, nonostante venisse da un periodo di inattività”. Secondo Angella, poi, alla ripresa, alcuni compagni che finirà hanno avuto un rendimento solo normale, potrebbero fare la differenza. Per esempio, Falcinelli: “lo apprezzo e stimo e credo che farà i suoi gol”; o Buonaiuto, che “ha grossa qualità, e deve solo trovare continuità”.

Con questi presupposti il Perugia ha le carte in regola per puntare a obiettivi ambiziosi quando si riprenderà a giocare. “Noi ci crediamo. Certo, dovremo vedere in che condizioni di preparazione saremo alla ripresa. Però i tanti punti ancora a disposizione non ci tagliano fuori dalla lotta per i primi posti”.

Daniele Orlandi - Agenzia Stampa Italia