Schermata 2021 01 10 alle 17.34.55(UMWEB) Macerata.  Comincia bene l'anno il Perugia, per il risultato e per il gioco. Caserta rompe gli indugi e schiera il 4/3/3. Il segnale è chiaro, se si vuole puntare alla vetta bisogna osare.

All'inizio, però, a provarci di più è il Matelica, che ha molta prestanza agonistica e sfrutta la qualità che pure ha  in avanti, giocando tra le linee. Ma la squadra marchigiana  colleziona solo corner e cross, poco di più. E così, piano piano, il Perugia, pur se sfavorito dal campo pesante, esce dal guscio e sfrutta gli spazi con ripartenze in verticale. Su una di queste Elia, schierato a sorpresa esterno basso di destra, crossa per Murano che segna senza problemi. Il Matelica continua a giocare come sa e trova il pari con Volpicelli: una conclusione impeccabile su una punizione causata, però, da un intervento sbagliato di Angella. Ma oggi il Grifo nel primo tempo è insolitamente concreto e sfrutta un'altro cross da destra, stavolta di Melchiorri, con Minesso che si conferma bravo di testa dopo la tripletta col Ravenna. Il finale di tempo e la ripresa non vedono cambiare il canovaccio. Ma, se nel primo tempo qualche sofferenza in difesa c'era stata per il troppo spazio lasciato soprattutto a Bordo, nella ripresa il Perugia serra le fila. Si difende forse troppo basso, ma chiude bene gli spazi e riparte con maggior frequenza, sfruttando gli spazi lasciati dal Matelica. Manca, però, di concretezza e deve aspettare il minuto 87 per chiuderla con un rigore di Vano, che bagna così il suo esordio in biancorosso, dopo essere entrato a metà tempo al posto di Melchiorri (che si è vistosamente toccato la coscia prima di uscire). I cambi di Caserta immettono sostanza e gambe e il Perugia conquista i tre punti senza patemi eccessivi. Il 4/3/3, che consente al Perugia maggiore imprevedibilità e più soluzioni di manovra, specie dalle fasce, deve essere meglio registrato in fase difensiva, con i centrocampisti chiamati a dare maggior protezione alla difesa. Ma, a questo punto, il Perugia deve giocare mettendo in campo le migliori possibilità di cui dispone. Rischiando di subire qualcosa, ma attaccando con continuità e con tanti uomini.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia