BENDA 20210324 203636 1369(UNWEB) Perugia. Visti i valori delle due squadre in campo era difficile pensare ad una rimonta stile quarti di finale, ma l'impresa a tre quarti del terzo set sembrava essere alla portata. La Sir Sicoma Monini Perugia, oltre ad aver evidenziato un netto calo sul piano psicologico, non è riuscita a contenere le reazione di Lucarelli e compagni e alla fine si è dovuta accontentare della cosiddetta "vittoria amara". Gli uomini di Vital Heynen hanno avuto la meglio al tie break, ma ovviamente, dato lo 0-3 dell'andata, non è stato sufficiente. A Verona il prossimo primo maggio, contro i polacchi dello Zaksa di Nikola Grbic che hanno a sorpresa eliminato Kazan, a giocarsi la vittoria della Champions sarà l'Itas Trentino, a questo punto grande favorita per questo grande obbiettivo. Peccato: la speranza è che ora si riparta dagli ottimi primi due set giocati per disputare dei playoff scudetto da protagonisti assoluti. 

 

LE CIFRE - Diventa veramente difficile spiegare una delusione del genere sul piano dei numeri. Perugia ha avuto la meglio sia in battuta (9 vs 2), che in ricezione (56% vs 48%) che a muro (12 vs 9). Hanno deciso i troppi errori commessi dai padroni di casa (24 vs 18 battute e 12 vs 9 in attacco). A fare la differenza è Nimir Abdel Aziz, 17 punti di cui uno in battuta, decisivo tra l'altro, e 1 a muro, con il 38% in attacco.

 

LA PARTITA - Trento è subito intenzionata a far sul serio: Michieletto e Lisinac fanno sentire la loro presenza a muro (1-3). È Solè, con uno dei suoi colpi preferiti, a ripristinare l'equilibrio (5-5). Plotnytskyi si fa murare da Abdel Aziz (10-12), ma Perugia ha il merito di non scomporsi e mettere a segno un break importante con Leon, Plotnytskyi e un errore in attacco di Lisinac (13-12). Kalashnikov, con due ace di fila, fa sperare i Block Devils (18-14), ma i dolomitici, trascinati dal solito Nimir, sono davvero poco arrendevoli (21-20). Il muro di Solè su Lisinac è di importanza vitale (23-20); chiude un errore al servizio di Abdel Aziz.

 

Si torna in campo con Ter Horst e Lucarelli che spesso è volentieri si scambiano i colpi (4-3). L'olandese tenta di dare il contributo dai nove metri (7-6) e Trento inizia a sentire la pressione. Ne è un chiaro il contrattacco errato di Lisinac (10-8). È sempre la battuta la vera arma di scasso di Perugia: vanno a segno Leon (a 128 orari), Ricci e ancora Ter Horst (17-12). Il vantaggio inizia ad essere corposo e rassicurante,  va solo gestito al meglio. Leon indovina la diagonale del due a zero. 

 

Terzo set e ospiti che tentano di rialzare la testa con il muro (Michieletto e Podrascanin stoppano in due occasioni Ter Horst), ma i bianconeri restano incollati grazie al servizio di Leon ed altre iniziative importanti di Solè e dello stesso Ter Horst (10-10). Ricci decide di salire in cattedra e mura in due occasioni consecutive Lucarelli e Lisinac (10-10). Plotnytskyi è dapprima abile su Nimir (15-13), poi a mettere a segno il colpo del 17-14. La strada verso il set supplementare sembra tracciata, Lucarelli però non è d'accordo. Il brasiliano ribalta un po' inaspettatamente la situazione (19-20). L'ace di Nimir, che vale il 20-22, fa suonare l'allarme rosso. Prova a dare un segnale Solè murando Lucarelli (22-22), ma Perugia manca di lucidità e Podrascanin con la pipe che tutti noi conosciamo bene, riapre tutto ed in un certo senso, cambierà la partita.

 

Perugia, nel quarto set, dove Heynen gioca la carta Muzaj, riesce a tenere solo fino al 6 pari, poi cede nettamente di testa e non riesce più a replicare come dovrebbe. Davvero un gran peccato: Lisinac mette a segno la pipe del 17-25 e regala agli uomini di Lorenzetti una finale qualificazione nel complesso meritata.

 

L'inutile tie break, in cui le riserve non sfigurano, è vinto dalla Sir: chiude Ter Horst per un 15-6 che serve solo per le statistiche: la gioia è tutta dei trentini, che festeggiano e a ragione al centro del campo.

 

SIR SICOMA MONINI PERUGIA – ITAS TRENTINO 3-2

Parziali: 25-22; 25-17; 23-25; 17-25; 15-6

PERUGIA: Solè 11, Travica 1, Leon 21, Ricci 7, Ter Horst 15, Plotnytskyi 14, Colaci (libero 15%), Piccinelli, Vernon-Evans, Muzaj 5, Russo 3. Non entrati Sossenheimer (libero), Atanasijevic. All. Heynen

TRENTO: Podrascanin 5, Giannelli 2, Micheieletto 9, Lisinac 8, Abdel Aziz 17, Lucarelli 11, Rossini (libero 32%), Cortesia, Argenta 2, Sperotto, Kooy, Sosa Sierra 1, De Angelis (libero). All. Lorenzetti

ARBITRI: Maroszek - Cesare

Durata set: 28', 25', 34', 28', 11'. Totale 2 h e 06 min

Perugia: battute sbagliate 24, ace 9 (1 Ricci, 2 Ter Horst, 3 Leon, 3 Plotnytskyi), 56% ricezione (18% perfetta), 53% attacco, muri 12 (3 Ricci, 1 Vernon-Evans, 2 Solè, 2 Russo, 2 Muzaj, 2 Plotnytskyi), errori 12

Trento: battute sbagliate 18, ace 2 (1 Lucarelli, 1 Abdel Aziz), 48% ricezione (23% perfetta), 42% attacco, muri 9 (3 Michieletto, 1 Giannelli, 1 Abdel Aziz, 1 Podrascanin, 3 Lisinac), 9 errori       

NOTE: gara giocata a porte chiuse