SR7 5812esultanza zanandreaTG scaled(UNWEB) Cremona. Alzi la mano chi aveva osato sperare tanto. Il Perugia travolge a domicilio la Cremonese, gioca, combatte, stavolta crea e segna pure (2-0 alla mezz’ora) e, rimasto in dieci, arretra, controlla, è solido  e colpisce ancora con Kouan, stasera sontuoso, il migliore in campo.

C’è gloria per tutti nel turn over massiccio con cui Alvini si presenta in campo. Curado e Zanandrea nella linea difensiva, Ferrarini esterno destro e la coppia del mercato Matos-De Luca in attacco le novità di formazione. Il Perugia inizia bene, con la solita baldanza in avanti e un paio di brividi dietro. I ritmi sono alti e gli uomini di Alvini si trovano a perfetto agio nella lettura di una partita aperta. Attaccano in forze con Matos che cerca la profondità e De Luca che fa a spallate sulle palle alte, aiutando la squadra a stare alta. I gol di Lisi e Zanandrea (su assist dello stesso Lisi) arrivano al termine di azioni in linea nelle quali molti perugini sono in area, pronti ad intervenire, come vuole lo spartito di Alvini. Tutti lottano e sono lucidi, almeno fino a pochi minuti dalla fine, quando Zanandrea sporca una prestazione ottima con la seconda  ammonizione e lascia pericolosamente  il Grifo in dieci. La ripresa nasce con un copione scontato: padroni di casa all’assalto, Perugia in trincea. Le sostituzioni dettate dalla tribuna da Pecchia al suo secondo, disegnano una squadra del tutto sbilanciata in avanti, con quattro attaccanti e, poi, anche un trequartista. Ma il Perugia non perde la testa, arretra con ordine, si difende basso coi tre centrali difensivi molto stretti a non far passare niente e i centrocampisti (i titolari e i sostituti) davanti la linea d’area, a sporcare le iniziative dei cremonesi e dare una mano, senza però disdegnare ogni occasione utile per ripartire e far male.  La banda degli ex (DiCarmine, Vido, Ciofani, Buonaiuto) entra in frenesia, che progressivamente diventa frustrazione, perché sbatte senza scampo contro la muraglia biancorossa. Il gol di Kouan  sancisce anche nel risultato una supremazia  di gioco che è consistita soprattutto nella capacità di mantenere la lucidità nell’interpretare le fasi di gioco. Anche chi è subentrato si è saputo mettere a disposizione della squadra con abnegazione e intelligenza. E, poi, stavolta non sono mancate capacità realizzati e cinismo. Insomma, sulla Cremonese grandi firme si abbatte una tempesta perfetta. È presto per dire che ruolo potrà recitare il Perugia nelle gerarchie del campionato e la serie B insegna che le montagne russe sono la norma, non l’eccezione. Ma, se il Grifo vero è quello di stasera, perlomeno si può dire che quest’anno non ci sarà da annoiarsi. Prossimo test, l’Alessandria che ha sempre perso, segna molto ma subisce di più. Vietato concedersi cali di tensione.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia