Pierluigi Frosio Perugia 1975 1976(UNWEB) È morto oggi, 20 febbraio, Pierluigi Frosio, storico capitano del leggendario Perugia dei miracoli. Ci ha lasciato un giocatore che, dopo tanta gavetta, arrivò  al culmine della propria carriera prima portando il Cesena in A, poi vivendo da protagonista per un decennio la prima, grande avventura del Perugia in serie A.

323 partite tra A e B e 170 presenze in A (tuttora record di maglie biancorosse nella massima serie) 8 gol e, soprattutto, un ruolo centrale nel progetto tattico di Castagner e, ancor più, di leader di quel gruppo magnifico che fece parlare di sé il mondo per l’imbattibilità, lo scudetto sfiorato, la Coppa UEFA  e tante stagioni nella massima categoria mai anonime e mediocri. Era elegante in campo e fuori dal campo, Pierluigi. Un signore di altri tempi, capace, come tutti i compagni di quelle stagioni, di legare con la città e da essa considerato come un figlio. Pierluigi era brianzolo, classe 1948, era un libero classico, di quelli che nel calcio di quegli anni stava dietro la difesa e ne comandava i movimenti. Ma Pierluigi non disdegnava di iniziare l’azione da dietro, con il suo passo elegante e la testa sempre alta a cercare le soluzioni migliori. La prima promozione in serie A la conquistò nel 1972/73 a Cesena, con cui esordi nel massimo campionato la stagione successiva. Poi, il trasferimento al Grifo di D’Attoma, Stramaccioni  e Castagner nel 1974/75. Dopo l’avventura perugina, Frosio chiuse la sua carriera in C2 al Rimini, allora allenato da Arrigo Sacchi. Dopo la carriera da calciatore, Frosio si cimentò con la panchina e condusse alla promozione in serie B il Monza, per poi  passare in A con il Monza. Nella sua carriera ha anche allenato nelle serie minori altre squadre, tra le quali Como, Modena e Ravenna, Novara, Padova, Ancona e Lecco. L’A.C. Perugia sul proprio portale ha espresso il proprio cordoglio ricordando Pierluigi come un “capitano ma soprattutto un uomo dal grande carisma e forza, un punto di riferimento per compagni e tifosi”. La redazione di Tifogrifo, Agenzia Stampa Italia e Umbria Notizie Web si unisce al dolore della famiglia nel ricordo di Pierluigi, uno dei giocatori più amati del Perugia di tutti i tempi.

Foto dal Wikipedia

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Scomparsa di Pierluigi Frosio Il cordoglio delle istituzioni 

Il comune di Perugia

Perugia piange la scomparsa di Pierluigi Frosio. L'Amministrazione comunale di Perugia ricorda un grande Grifone

L’Amministrazione comunale di Perugia, con il sindaco Andrea Romizi e l’assessore Leonardo Varasano, si unisce al dolore dei tifosi del Perugia calcio per l’improvvisa scomparsa di Pierluigi Frosio, capitano del Grifo dei miracoli,

Frosio, classe 1948, nativo di Monza ha indossato la maglia biancorossa per ben 10 stagioni, tra serie A e serie B, collezionando oltre trecento presenze col Grifo sul petto. Dopo l’addio alla carriera calcistica, ha intrapreso quella di allenatore, girovagando per tutta Italia alla guida di Perugia (giovanili), Atalanta, Monza, Como, Modena, Ravenna, Novara, Ancona ed altre.

Simbolo di un calcio di altri tempi, il capitano biancorosso è stato tra i giocatori più amati dai tifosi del Perugia Calcio, per il suo costante e spiccato attaccamento alla maglia.

“Ci stringiamo alla sua famiglia e ci uniamo al dolore dei tifosi e della città – commentano il sindaco Romizi e l’assessore Varasano – per la scomparsa di un grande Grifone, una bandiera nonché capitano del più grande Perugia di tutti i tempi, una squadra che fece sognare un’intera città, portandola ai massimi livelli sportivi. Frosio è stato un leader di quel Perugia, ma lo ha fatto sempre con modi garbati e gentili, come era nel suo carattere. Arrivederci e grazie Capitano, Perugia non ti dimenticherà mai”.

 

L'AC Perugia calcio

CIAO “LORD” PIERO!

Il Presidente Santopadre e tutto l’AC Perugia esprimono le più sentite condoglianze per la scomparsa all’età di 73 anni di Pierluigi Frosio, ex capitano biancorosso degli anni ‘70.

Con 323 presenze è il secondo giocatore per numero di partite nella storia del club e il primo per numero di presenze in Serie A (170).

Uno degli artefici di quel Perugia dei “miracoli”, quell’annata dell’imbattibilità (1978-1979) che si concluse con il secondo posto alle spalle del Milan senza mai perdere una partita.

Un capitano ma soprattutto un uomo dal grande carisma e forza, un punto di riferimento per compagni e tifosi.

Con il Grifo vinse anche un campionato di Serie B.

A tutta la sua famiglia un forte abbraccio dall’AC Perugia Calcio.