SR7 7694esutlanzaTG(UNWEB) Perugia. Il Perugia può continuare a sperare. Batte il Parma con una partita costruita con applicazione tattica e spirito di sacrificio: due doti entrambe indispensabili contro la squadra di Iachini, che a tratti fa valere la sua qualità tecnica superiore per costringere il Grifo a stare molto basso dietro. La vittoria è costruita su due episodi che arrivano nei primi sette minuti, un rigore e un liscio del campione del mondo Buffon. Burrai e Olivieri sono implacabili e la partita si mette decisamente in discesa per la squadra di casa.

Il Perugia prova ad abbassare i ritmi e gestire palla, per poi ripartire in velocità e in verticale per le due punte. Gli emiliani però non ci stanno, e giocano liberi di testa. Davanti vanno sistematicamente all’uno contro con Vaszquez, Pandev e Benedyczak, supportati con costanza da Juric e Bernabè, il migliore in campo dei suoi. L’iniziativa resta in prevalenza nelle mani dei parmensi, che colpisce una traversa con Bernabè e sbaglia con Pandev da dentro l’area. Ma il Perugia ha le sue brave occasioni per chiudere il match. Carretta, lanciato direttamente da un rinvio di Chichizola, si vede deviare la palla da Buffon con la punta del piede. Nella ripresa i ritmi si abbassano e viene fuori maggiormente la qualità dei parmensi, che cercano con continuità la manovra ficcante. Sui piedi di Bernabè e di Benedyczak capitano le migliori opportunità, ma il Perugia con Carretta ha una doppia occasione clamorosa: Buffon gli respinge la conclusione a tu per tu, la palla si impenna e l’attaccante perugino di testa, a porta vuota, non centra il bersaglio. Alvini deve sostituire gli esterni, entrambi acciaccati. Poi, nel recupero, dopo un altro rischio in area perugina con tiro alto di Felix Correia, Ghion e D’Urso rilevano Santoro e Carretta, che con Olivieri si sono spolmonati per rincorrere gli esterni del Parma quando gli ospiti iniziavano l’azione. La partita finisce con i tre punti per il Perugia. E ora il derby, partita difficile e avvincente, con vista sui play off.

Daniele Orlandi - Agenzia Stampa Italia