Santopadre Alvini(UNWEB) Brescia. Tanta amarezza ma petto in fuori per i tesserati del Perugia, che a lungo hanno accarezzato il sogno di potercela fare, ma così non è stato e non solo per colpe proprie.
 
Cerca di non fare polemiche il presidente Massimiliano Santopadre: “Dicono che mi hanno visto agitato? Semmai erano loro. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto quest’anno. Del resto affrontavamo una squadra dalle importanti potenzialità, complimenti a loro che sono andati avanti”. Il gol annullato a Santoro è stato l’episodio chiave del match: “Evidentemente l’arbitro voleva portarla ai supplementari e non si è voluto prendere la responsabilità di chiudere la partita prima. Si capisce ben poco con questo var. Il Brescia non c’entra, sono stati anche bravi a ribaltarla nei supplementari. Ripeto, voglio ringraziare la mia squadra, fatta di ragazzi straordinari, che hanno disputato una stagione importantissima”. Al Rigamonti erano più di 1000: “I tifosi sono sinceri. Gli applausi non si fanno quando non si sentono. Mi spiace per chi è venuto, abbiamo vissuto una settimana bellissima. Tutti eravamo convinti che questa squadra avrebbe dato tutto”.

Da cosa si riparte? “Dalle solite cose. Andremo ad affrontare il dodicesimo campionato della mia gestione. Il Perugia è una società forte, stabile, e spero venga riconosciuto”. È più forte l’orgoglio o delusione? “La delusione. Ma siamo usciti a testa altissima. Cosa che altri non penso possano fare”.

 
Eugenio Corini, mister del Brescia, analizza così una partita controversa: “Abbiamo fatto quello che dovevamo fare per portarla a casa. Il Perugia è una squadra che ti allunga e ribalta l’azione velocemente. Siamo andati sotto alla prima occasione, poi recuperarla nei supplementari è significativo. Saper leggere le gare è fondamentale ed è la base per la crescita”.
 
Chiude uno stremato Massimiliano Alvini, che cerca di glissare più possibile sui torti arbitrali: “A fine primo tempo ero nervoso. Abbiamo perso e usciamo penalizzati oltre misura, non meritavamo assolutamente questo. È stata una bella partita. Vengo da lontano, Forneau ha fatto un percorso importante e lo apprezzo. Sul gol di Santoro però si tratta di una chiamata errata. Non si dica il contrario”. Un peccato non essere riusciti a gestire il vantaggio negli extra time: “Prendiamo il gol del 2-2 dopo che c’eravamo messi 4-1-4-1 e nasce su una situazione letta male. Proprio quando pensavamo di poterla portare a termine”. Come ha vissuto questo apice della carriera? “Non mi interessava più di tanto. E’ stata una partita avvincente, dove il calcio muove tanta passione. Il Perugia c’è stato. Io pensavo ad andare avanti con i miei calciatori. Dalla sconfitta di oggi si possono trarre degli insegnamenti”. Chiusura con la lotta alla serie A: “Chi vince? Da toscano spero il Pisa, ma auguro a tutte le squadre rimaste di centrare l’obiettivo. Noi ci siamo andati vicino, sarebbe stato qualcosa di straordinario. Dispiace aver chiuso così ma è un dettaglio”.
 
Enrico Fanelli – Agenzia Stampa Italia