Giorno del ricordo incontro del 20 febbraio 2023 47Alla Sala dei Notari anche gli studenti del Galilei e del Pieralli per l'iniziativa promossa dal Comune di Perugia in collaborazione con la Società di Studi Fiumani, il Comitato 10 febbraio e l’associazione Fiumani Italiani nel mondo

(UNWEB) Perugia. Si è svolto questa mattina alla sala dei Notari di palazzo dei Priori l’incontro sul Giorno del Ricordo, dedicato alla commemorazione delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Perugia in collaborazione con la Società di Studi Fiumani, il Comitato 10 febbraio e l’associazione Fiumani Italiani nel mondo.

In apertura, di fronte a un pubblico costituito dagli studenti delle quinte classi di Pieralli e Galilei, si sono succeduti gli interventi introduttivi dell’assessore alla cultura Leonardo Varasano, del presidente dell’associazione Fiumani Italiani nel mondo e vicepresidente vicario Federesuli, Franco Papetti, della responsabile di Perugia del Comitato 10 febbraio, Raffaella Rinaldi, e del presidente della società di Studi Fiumani di Roma, Giovanni Stelli.

“Questo appuntamento – ha spiegato l’assessore Varasano – rappresenta la prosecuzione di un dovere che si impone alla nostra coscienza di uomini e di donne, non solo di amministratori. Nel 2024 compie venti anni la legge, votata in modo trasversale, che chiede di ricordare il dramma del confine orientale, delle foibe e dell’esodo. Un bilancio di quanto fatto finora ci porta a dire che una pagina di storia è meno sconosciuta e misconosciuta, ma resta ancora molto da fare puntando al coinvolgimento delle scuole, a partire dai loro dirigenti e docenti”.

“Oggi – ha continuato Varasano – proseguiamo il cammino intrapreso, convinti che la storia vada conosciuta per intero e che le tragedie non abbiano classificazioni. Per questo, con il contributo di ospiti con cui collaboriamo da anni, riproponiamo un inquadramento storico delle vicende e anche un nuovo tassello di memoria sconosciuta, relativo al processo a Oskar Piškulić, con una lettura scenica che rievoca i drammi perpetrati dall’Ozna, la polizia politica jugoslava, che lo vide tra i suoi dirigenti”.

Papetti ha ricordato agli studenti presenti in sala che il Parlamento italiano, con la legge n. 92 del 2004, ha scelto di celebrare la solennità civile del Giorno del ricordo proprio nel giorno in cui, nel 1947, con il trattato di Parigi, furono assegnati alla Jugoslavia gran parte della Venezia Giulia e altri territori prima facenti parte dell’Italia. “Così – ha detto – si è voluto rendere giustizia alla tragedia vissuta da fiumani, istriani e dalmati, al dramma della sparizione di un’intera società con la sua storia, lingua, cultura”. Il presidente dell’associazione Fiumani Italiani nel mondo ha richiamato anche “l’importante percorso di riconciliazione in atto tra Italia, Croazia e Slovenia sotto l’egida dell’Europa” e la volontà degli esuli di continuare a difendere ciò che resta della loro storia e cultura.

Rinaldi ha sottolineato “l’attenzione manifestata dal Comune di Perugia per la ricostruzione di una pagina di storia troppo spesso dimenticata e che vede come protagonisti 350mila connazionali costretti a una migrazione del terrore, veri e propri esuli in quanto spinti ad abbandonare la terra in cui abitavano dalla paura per la propria incolumità e per quella dei propri cari. Stavolta intendiamo puntare i riflettori sul processo a Piškulić che si è arenato per un difetto di giurisdizione: una vicenda che ci richiama al silenzio che per 70 anni ha contraddistinto la storia delle foibe e dell’esodo”. Affiancata dal presidente nazionale del Comitato 10 febbraio, Silvano Olmi, ha quindi consegnato a Varasano un volume dedicato a Norma Cossetto, alla cui memoria l’amministrazione ha intitolato una via l’anno passato.

Da Stelli è giunto l’invito a “contestualizzare le foibe a 360 gradi, cioè confrontandosi con la realtà dei totalitarismi del ‘900. Ciò può aiutare ad andare oltre la ricostruzione degli eccidi come episodi di pulizia etnica, poiché la repressione, in realtà, ha colpito indistintamente quanti erano ritenuti oppositori di un regime, anche croati e sloveni”.

La mattinata si è quindi chiusa con la lettura scenica Processo a Oskar Piškulić, docu-recital scritto e interpretato da Laura Marchig e Diego Zandel, con la partecipazione di Alessandra Baldassarri e la regia di Marchig. Il docu-recital è stato scritto dall’autrice fiumana a quattro mani con Zandel, narratore ed editor figlio di esuli da Fiume, e, come spiega la stessa Marchig, “si fonda su una intervista che Piškulić mi rilasciò nel 1990 quando ero una giovane giornalista del quotidiano La Voce del Popolo e sugli atti del procedimento istruito dalla magistratura italiana”.

Nel pomeriggio, nella sala della Vaccara l’incontro “Letteratura lungo il confine orientale”, con presentazione e discussione critica dei volumi “Schmarrn” di Laura Marchig, “Eredità colpevole” di Diego Zandel e “Esuli due volte” di Rosanna Turcinovich alla presenza degli autori.