presentazione Pinqua a Livorno 1(UNWEB) Perugia. I due progetti Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare) ammessi a finanziamento per un importo complessivo di 30 milioni, sono sbarcati a Livorno in occasione di “Città in scena”, festival diffuso della rigenerazione urbana, promosso da ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Associazione Mecenate 90, CIDAC (Associazione delle Città d’Arte e Cultura) e Fondazione Musica per Roma.


La rigenerazione urbana – hanno spiegato gli organizzatori – è ormai al centro delle politiche pubbliche e di molte iniziative private, adottate con lo scopo di ridefinire il disegno urbano, gli spazi pubblici, il riuso e la valorizzazione del patrimonio dismesso o abbandonato. Pur in assenza di un quadro normativo generale, fonte spesso di contenziosi e lungaggini burocratiche, in questi anni, anche grazie ad alcuni provvedimenti statali, molteplici sono i progetti di rigenerazione urbana realizzati in molte parti del Paese. Un tema quindi centrale per il futuro delle città che dovranno gestire circa 40 miliardi per l’attuazione dei programmi del PNRR.
L’obiettivo del festival livornese è stato di inserirsi nel quadro generale al fine di valorizzare la forte capacità progettuale delle città italiane, in particolare quelle intermedie, ponendo l’accento su tutte quelle iniziative realizzate, in corso o in cantiere che hanno come obiettivo la rigenerazione di luoghi e spazi per nuove funzioni coerenti con la rinascita urbana e sociale, e che in particolare, ma non esclusivamente, utilizzano la cultura come elemento guida della trasformazione.
Dopo i saluti istituzionali, i rappresentanti di alcune città italiane (Perugia, Parma, Firenze, Ravenna, San Giuliano Terme (PI), Pistoia, Livorno, Empoli, Reggio Emilia, Terni, Castelluccio di Norcia) hanno presentato i propri progetti. Per Perugia ad illustrare i due progetti Pinqua è stato l’assessore all’edilizia ed urbanistica Margherita Scoccia.
“La progettualità che abbiamo proposto per il popoloso quartiere di Ponte San Giovanni è fortemente innovativa – ha sostenuto l’assessore – perché basata sul principio della riduzione della densità urbanistica. Ciò significa che andremo a ridisegnare il volto dell’area, in passato oggetto di una eccessiva cementificazione, attraverso la demolizione del superfluo e la rifunzionalizzazione dell’esistente, in un’ottica di estrema attenzione rivolta al decoro ed alla vivibilità e fruibilità della frazione. Non a caso nei progetti sono previsti interventi sul verde pubblico, sull’edilizia scolastica (asilo nido), sulla socialità (parco per la musica) e sulla cultura, con valorizzazione del vicino sito archeologico etrusco dell’ipogeo dei Volumni.
In sostanza vogliamo restituire ai ponteggiani, ma ai perugini in genere, un quartiere diverso, rinnovato nelle caratteristiche e nelle funzioni. Un luogo profondamente collegato al concetto di sostenibilità, un autentico biglietto da visita dalla spiccata vocazione multifunzionale perché situato in una delle direttrici d’accesso alla città.
Per Ponte San Giovanni sarà un’autentica rivoluzione – conclude l’assessore Scoccia – : non ci siamo accontentati di sanare una ferita aperta per troppo tempo al centro dell’abitato, ma siamo voluti andare oltre verso un futuro sostenibile, smart, sperimentale, sociale e salubre”.