ChisalveraPSG(UNWEB) "Leggendo la recente delibera della Giunta Regionale del 12 luglio scorso, tutti coloro che più o meno quotidianamente hanno a che fare, per loro sventura, con la maledizione del cosiddetto "Nodo di Perugia" potrebbero averne ricavato il motivo per un sospiro di sollievo e anche per un moto di soddisfazione: “Finalmente! Il cerchio si chiude! Con l'approvazione da parte del governo regionale cade ogni dubbio residuo su necessità e urgenza che il Nodo si realizzi nella sua interezza!”

Infatti, dopo il parere positivo del Consiglio Comunale di Perugia datato 28 Giugno 2022, riguardante il primo tratto dell'opera, tra Collestrada e Madonna del Piano (il cosiddetto Nodino), ora la Giunta regionale cala il suo asso con maggiore energia, chiedendo al governo nazionale che l'intera opera, il Nodo di Perugia, da Collestrada a Corciano, venga fatta propria dall'esecutivo, come non più  rinviabile, visto il rinnovarsi sempre più asfissiante di incidenti e ostacoli di ogni sorta al normale scorrimento del traffico automobilistico, sul tratto della E45 tra Collestrada e Ponte San Giovanni e sull'intero tratto urbano del Raccordo autostradale Perugia Bettolle, tra Ponte San Giovanni e l'uscita di Madonna Alta- Stadio di Perugia.

E allora, perché quel pessimismo che traspare dal titolo di questo articolo? Più esattamente, non si tratta di pessimismo, ma della giusta cautela che è obbligatoria per chiunque conosca l'importo economico di questa grande opera e lo confronti con lo stato delle nostre finanze pubbliche e con le necessità di modernizzazione e potenziamento delle infrastrutture in tutto il nostro Paese. Si aggiunga poi la fragilità che i nostri territori hanno dimostrato di fronte all'incombere del cambiamento climatico ed alle trasformazioni di strutture pubbliche e private che saranno necessarie per affrontarlo. Lasciamo perdere poi, per il momento, tutte le altre emergenze che l'Italia sta già affrontando: rimaniamo sul terreno delle infrastrutture pubbliche su cui operare con finanziamento dello Stato."

 

COsì, in una nota, il Comitato "Chi salverà Ponte San Giovanni?