L'amministrazione comunale di Magione aveva fatto dono al Santo Padre dell'Historia Mongalorum, resoconto del viaggio dell'illustre concittadino compiuto nel 1246
Si tratta dell'epistola firmata dall'Imperatore mongolo che il francescano, originario di Magione, riporta con sé in Europa per consegnarla a Innocenzo IV
(UNWEB) MAGIONE "È davvero emozionante e straordinario che Papa Francesco abbia voluto nel suo primo intervento pubblico in Mongolia ricordare il religioso ed esploratore Fra' Giovanni da Pian di Carpine, la figura più illustre nella storia di Magione." È il commento del sindaco di Magione, Giacomo Chiodini, alla nota stampa ufficiale in cui si comunica il dono fatto dal Pontefice al Presidente della Mongolia Ukhnaagiin Khürelsükh in occasione del suo recente viaggio: una copia autenticata dell'antica lettera di risposta di Guyuk Khan a Innocenzo IV nel 1246 unita alle parole: "possa essere segno di un'amicizia antica che cresce e si rinnova".
Si tratta della lettera firmata dall'Imperatore mongolo che Fra' Giovanni da Pian di Carpine riporta con sé in Europa per consegnarla al Pontefice al ritorno da un incredibile viaggio che il francescano, originario di Magione, riportò nel suo resoconto di viaggio l'"Historia Mongalorum". Il libro, tradotto anche in mongolo, era stato donato al Santo Padre dall'amministrazione comunale di Magione, grazie all'Arcivescovato di Perugia-Città della Pieve, accompagnato da una lettera del primo cittadino che ne raccontava la storia proprio in vista del viaggio in Mongolia.
Queste le parole con cui Papa Francesco ha accompagnato il dono: "se le moderne relazioni diplomatiche tra la Mongolia e la Santa Sede sono recenti - quest'anno ricorre il 30mo anniversario della firma di una lettera per rafforzare i rapporti bilaterali - ben più indietro nel tempo, esattamente 777 anni fa, proprio tra la fine di agosto e l'inizio di settembre del 1246, Fra Giovanni di Pian del Carpine, inviato papale, visitò Guyug, il terzo imperatore mongolo, e presentò al Gran Khan la lettera ufficiale di Papa Innocenzo IV", ha ricordato Francesco. "Poco dopo fu redatta e tradotta in varie lingue la lettera di risposta, timbrata con il sigillo del Gran Khan in caratteri mongoli tradizionali - ha sottolineato - Essa è conservata nella Biblioteca Vaticana e oggi ho l'onore di porgervene una copia autenticata, eseguita con le tecniche più avanzate per garantirne la migliore qualità possibile. Possa essere segno di un'amicizia antica che cresce e si rinnova".