Un convegno promosso da Umbra Acque e dalla Cattedra UNESCO dell’Unistrapg
L’evento condotto da Diego Castrucci e Alessandra Cacciatelli del liceo Galilei di Perugia, ha visto la partecipazione di studiosi, docenti, esperti, amministratori, tecnici, manager e studenti
(/UNWEB) Perugia – “Acqua, fonte di pace”, è stato questo il tema centrale del convegno, promosso da Umbra Acque e dalla Cattedra UNESCO dell’Università per Stranieri di Perugia, che si è svolto nella cornice della Sala delle Colonne di Palazzo Graziani, sede della Fondazione Perugia per riflettere sull’importanza dell’acqua come strumento di pace e risoluzione delle crisi a livello globale.
L’obiettivo della conferenza è stato quello di instaurare un dialogo costruttivo sull’essenziale risorsa dell’acqua, coinvolgendo il mondo accademico, culturale, economico e la popolazione studentesca, per valorizzare i saperi locali attraverso un approccio transdisciplinare.
All’iniziativa, promossa nell’ambito della Giornata mondiale dell’acqua, e condotta dagli studenti, Diego Castrucci e Alessandra Cacciatelli del liceo Galilei di Perugia, hanno partecipato, tra studiosi, esperti, amministratori, tecnici, studenti, docenti e cittadini, l’assessore Margherita Scoccia del Comune Perugia, Tiziana Buonfiglio, amministratrice delegata di Umbra Acque, di Filippo Calabrese, presidente di Umbra Acque, del rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Valerio De Cesaris, di Luca Proietti, direttore generale di Arpa Umbria, Gianluca Buonocore, presidente Associazione Italiana Giovani per l’ UNESCO, di Federica Guazzini, delegata rettorale per la Relazioni Internazionali con l’Africa presso l’Università per Stranieri di Perugia e di Chiara Biscarini, Vice-Chair della Cattedra “UNESCO on Water Resources Management and Culture”.
«Questo convegno per la Giornata Mondiale dell'Acqua – ha detto il rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, prof. ValerioDe Cesaris – è stato un’importante occasione di riflessione sul valore dell’acqua nella cooperazione e nei rapporti tra i popoli, evidenziandone il ruolo come leva di pace. Spesso, l’acqua – ha ribadito il rettore – è considerata una causa di conflitti perché la gestione delle risorse idriche può effettivamente provocare tensioni tra gli stati. Tuttavia, è fondamentale valorizzare il ruolo della cooperazione e del potenziale dell'acqua come strumento di pace, in quanto favorisce lo sviluppo dei popoli. La riflessione fatta oggi sulla qualità dell’acqua e sull’accesso all'acqua potabile per un numero crescente di persone nel mondo è stata particolarmente significativa». Il rettore ha poi aggiunto: «Desidero sottolineare che l’Università per Stranieri ha dedicato notevoli sforzi al tema dell'acqua, sia attraverso la cattedra UNESCO sia con il centro WARREDOC, oltre ad ospitare il Programma UNESCO che annualmente redige il report internazionale sull’acqua. Come università, siamo profondamente coinvolti in questi temi, e la giornata di oggi è stata molto interessante, con la partecipazione delle scuole di Perugia».
«Uno dei progetti che abbiamo inserito all’interno del Piano di Sostenibilità - e che vedrà la sua realizzazione entro questo anno - è la realizzazione di 2 pozzi in Malawi, nello specifico nel distretto di Zomba, nella parte sud dello Stato – ha aggiunto il presidente di Umbra
Acque, Filippo Calabrese. Il Malawi vive condizioni di difficoltà rispetto a fenomeni sociali noti, come il cambiamento climatico, le migrazioni, il rischio povertà, amplificate in un contesto di nazioni confinanti e in realtà nel continente africano spesso attraversato da guerre e distruzione. Fondamentale, quindi, è la costruzione di pozzi; per questo abbiamo preso contatti con l’Associazione Amici del Malawi, Onlus di volontariato e che seguirà la realizzazione operativa dei 2 pozzi che saranno costruiti in zone remote così da permettere un notevole incremento della qualità della vita e la possibilità di accesso ad acqua pulita».
«”Acqua, fonte di pace” è stato anche il tema del report presentato oggi a Parigi dal Programma Internazionale dell’Acqua delle Nazioni Unite – ha ricordato ChiaraBiscarini, Vice-Chair della Cattedra “UNESCO dell’Unistrapg – dal World Water Assessment Programme, WWAP, che è ospitato presso la nostra sede di Villa Colombella. Nel corso del convegno di oggi, è stato evidenziato come esistano interconnessioni, sia dirette che indirette, tra l’acqua e la pace. L’acqua – continua Biscarini – è stata riconosciuta come vettore di benessere e coesione sociale e questo è stato dimostrato attraverso l’analisi di numerosi casi studio, sia positivi che negativi, provenienti da varie parti del mondo. È stata esaminata, da una prospettiva quantitativa, l’influenza di questa risorsa sul benessere individuale e collettivo e sulla risoluzione di situazioni che potrebbero altrimenti sfociare in conflitti».
«L’acqua è una responsabilità, questo non va mai dimenticato: giornate come questa servono per mettere in campo idee e un sistema educativo adeguato”. A dirlo nel suo intervento l’amministratrice delegata di Umbra Acque, Tiziana Buonfiglio, che ha illustrato il Piano della società. “Sono 52 milioni i milioni per il progetto di riduzione delle perdite delle condotte idriche da qui al 2026 – ha detto - che prevede da un lato la realizzazione di un sistema di monitoraggio completo della rete idrica e dall’altro la sostituzione completa dei tratti di rete più ammalorati andando ad intervenire su 200 chilometri di condotte.Nelperiodo 2024-2029 si prevede una media investimenti che salirà a 40,3 milioni all’anno dovuta all’impatto del Pnrr, dieci in più rispetto all'ultimo quadriennio. Tutto questo consentirà di limitare gli effetti negativi delle frequenti crisi idriche, di ridurre le perdite entro il 2026 al 30% (nel 2021 erano del 45%) oltre alla riduzione dei consumi energetici, di riduzione dei prelievi dalle falde e del miglioramento della qualità dell’acqua erogata».
Nel corso dell’evento è stata lanciata la prima Edizione dell’Italian Water Week, che si terrà annualmente nella settimana del 22 marzo, in linea con la Giornata mondiale dell’acqua delle Nazioni Unite. Questa iniziativa nasce da un’ottica di condivisione di buone pratiche e di
valorizzazione dei risultati di iniziative internazionali analoghe. Si tratta di mettere in contatto il pubblico tecnico scientifico internazionale con le città e i suoi cittadini ed i saperi locali, in connessione transdisciplinare.
L’evento si concluso con l’intervento di Paolo Mariotti, presidente del Consorzio e di Stefania Moretti, dirigente scolastico del “Liceo Galileo Galilei”, che ha curato il format insieme agli studenti del Liceo Galilei su un tema di grande attualità culturale e sociale.