DSC 2814(UNWEB) Al via la commercializzazione della Banda Ultra Larga con velocità di trasmissione fino a 1 Gbps, sia in download che in upload.
La fibra ottica viene portata fino a casa dei clienti in modalità Fiber to the Home (FTTH)
Circa 20 milioni di euro l’investimento previsto per la città di Perugia, con importanti ricadute occupazionali nella fase di cantiere

Il Sindaco di Perugia Andrea Romizi e Tommaso Pompei, Amministratore Delegato di Open Fiber (OF) hanno illustrato oggi, a Palazzo dei Priori, il piano di avanzamento della posa di fibra ottica ultraveloce sul territorio comunale.
Il piano, predisposto da Open Fiber e fortemente sostenuto dall’amministrazione comunale, ha raggiunto la copertura del 50% degli edifici. Grazie agli accordi con i principali operatori del settore, tra cui Vodafone, Wind Tre, Tiscali e Go Internet, ha già preso il via la commercializzazione del servizio che vanta un’elevata pluralità di offerta.
Open Fiber è, infatti, interessata a realizzare una rete di telecomunicazioni a banda ultra larga, in fibra ottica, e ad offrire diritti di accesso wholesale, a condizioni tecniche ed economiche non discriminatorie, a tutti gli operatori che ne facciano richiesta.
Ulteriore avanzamento del progetto di OF per la città di Perugia prevede per la fine di maggio 2017 la cablatura in fibra ottica ultraveloce dell’80% dell’intero Comune comprese le 8 aree industriali della Città.
Open Fiber, che già può vantare la più estesa rete italiana in fibra ottica con velocità fino a 1Gbps, con la copertura della città di Perugia consoliderà il suo primato.
I lavori infrastrutturali che riguardano una rete di circa 700 chilometri sono suddivisi in 385 km di rete interrata e 315 km di rete aerea.
La fibra ottica viene portata fino ad appartamenti e uffici in modalità Fiber to the Home (FTTH), in grado di supportare velocità di trasmissione, sia in download che in upload, fino a 1 Gbps (1000 Megabit al secondo).
La realizzazione di questa importante infrastruttura prevede un investimento, interamente sostenuto da Open Fiber di 20 milioni di Euro. Importanti le ricadute dirette occupazionali che vedono al lavoro in questi giorni a Perugia oltre 450 persone.
Il progetto “Perugia Ultradigitale” con connessione a 1 Gigabit al secondo è il primo obiettivo strategico dell’Amministrazione Comunale e permetterà alla città di Perugia di essere competitiva nei settori economici, dell’innovazione, delle start up e nel telelavoro e nella telemedicina. Consentirà di attuare un processo di informatizzazione migliorando le relazioni fra cittadini e pubblica amministrazione, fra studenti e scuole e università. Aumenterà la produttività e la competitività delle aziende.
OF ha già stipulato, separatamente, con alcuni dei principali operatori nazionali un contratto relativo alla cablatura dei primi 10 comuni previsti dal suo piano di sviluppo della banda ultralarga. Gli accordi stipulati con le città di Perugia, Bari, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Padova, Palermo e Venezia, prevedono l’attivazione di nuovi clienti sulla rete che OF dovrà realizzare, garantendo una copertura pari ad almeno l’80% delle unità immobiliari di ciascun comune, con le tempistiche indicate nel piano di roll-out.
Oltre che la realizzazione, Open Fiber assicurerà, in futuro, anche la gestione e la manutenzione della nuova infrastruttura.
L’incontro di questa mattina è stato moderato dalla giornalista del Tg1 Rai Maria Soave: “siamo qui – ha sottolineato in avvio – per raccontare una scommessa che parla di occupazione, efficienza, competitività e miglioramento della qualità della vita per i cittadini”. Per realizzare questa scommessa serviva una visione congiunta che Open Fibre e Comune di Perugia hanno saputo portare avanti insieme.
Soave ha evidenziato che quello di Perugia è un progetto pilota a livello nazionale, reso possibile da un’Amministrazione giovane e da un sindaco che, fin dalla campagna elettorale, aveva inserito nel programma al primo punto la Perugia ultradigitale.
E dunque parola al sindaco Andrea Romizi, proprio per illustrare gli step del processo in atto. “Quello di oggi è un momento memorabile per la città – ha ammesso il Primo cittadino – Noi, alcuni anni fa, siamo partiti con una visione inusuale per Perugia, fortemente voluta dall’assessore Calabrese che mi chiese due cose: dare il senso di un’Amministrazione che coglie le energie che servono per ridare forza al territorio e, mettere al primo punto del programma elettorale la Perugia ultradigitale”. Da subito – continua Romizi – ci siamo attivati: il successivo incontro con Open Fiber ci ha poi consentito di rendere effettivo questo sogno, partito nel giro di due mesi dal colloquio iniziale. Ciò è l’esempio di qualcosa di buono che esiste in Italia”.
A parere del sindaco l’infrastruttura che si sta realizzando è fondamentale per Perugia, essendo strategica in termini di sviluppo. “Il nostro territorio per decenni sul piano infrastrutturale è rimasto ai margini; oggi la musica è cambiata perché Perugia, sulla fibra, può dire a ragione di essere al vertice in Italia”.
E gli scenari futuri sono talmente vasti da risultare difficilmente comprensibili ai più; di sicuro c’è che gli effetti benefici per le imprese e per i singoli cittadini saranno molteplici, perché un’infrastruttura estesa come la fibra garantirà sviluppo e competitività.
Il sindaco ha reso noto che l’Amministrazione comunale si è già attivata per sfruttare al meglio l’imperdibile occasione; un esempio ne è l’accordo stipulato tempo fa con Cisco, leader mondiale del settore. Intanto i primi effetti a Perugia già si vedono: molte aziende, nel giro di qualche mese, hanno già avuto un aumento delle commesse proprio per la presenza del cablaggio ultraveloce.
Insomma Perugia ultradigitale è tantissime cose: è un’opportunità di sviluppo unica in grado di innalzare il pil; quindi può fare la differenza. Ma è anche un modo per la comunità di rimettersi in discussione superando le difficoltà del passato.
Ora la sfida passa su un altro contesto: “dovremo essere capaci come Amministrazione di far capire alla gente di cosa si tratta; per questo partiremo con una campagna informativa, iniziando proprio dalle scuole. Tutto ciò perché per alcuni anni Perugia manterrà un vantaggio in termini di competitività che non possiamo lasciarci sfuggire”.
L’altro partner del progetto, come detto, è Open Fiber, azienda di proprietà al 50% di Enel ed al 50% di Cassa Depositi e prestiti. Il suo A.D. Tommaso Pompei ha chiarito, in aperura di intervento, che il progetto-Perugia consentirà alla città umbra di inserirsi in un contesto virtuoso di cui fanno parte attualmente solo le città di Torino, Milano e Bologna.
Nel Capoluogo umbro si è iniziato a sviluppare la rete con l’obiettivo di coprire il 50% delle unità immobiliari entro febbraio (obiettivo già raggiunto con un mese di anticipo) per poi arrivare entro aprile/maggio all’80%.
“Quella che si sta realizzando è l’infrastruttura delle infrastrutture, perché ben sappiamo che attualmente tutto si appoggia alla fibra che ha campi di applicazione infiniti”.
Perché la scelta di Perugia? Due le ragioni. Innanzitutto perché l’Amministrazione comunale ha saputo cogliere l’occasione garantendo ad Open Fiber processi autorizzativi molto agili, divenendo una sorta di “caso di scuola” a livello nazionale.
In secondo luogo perché l’Amministrazione di Perugia ha voluto condividere una visione che consentirà nel tempo di ripensare le capacità delle imprese di stare sul mercato e di fornire innovativi servizi ai cittadini.
A breve, completato l’impegno di Open Fibre, spetterà agli operatori partner (Vodafone, Tiscali, Wind, Go Internet, tre dei quali presenti all’incontro con i rispettivi A.D.) proporre le soluzioni di utilizzo ai cittadini.
I numeri: 400/500 i nuovi occupati a Perugia per il progetto Ultra digitale, potenzialmente 6mila in tutta Italia. Terminata l’infrastruttura nell’area centrale della città, ora si lavorerà per coprire il restante 30%, ossia l’area “esterna” come San Sisto, Ponte San Giovanni, ecc.
Tuttavia – ha garantito il sindaco – il piano comunale riguarderà tutti i quartieri. Dunque l’Amministrazione lavorerà per completare quanto sta facendo Open Fibre, anche grazie all’aiuto degli altri operatori, per garantire la copertura delle aree cosiddette “disagiate”.
La parola, come detto, passa ora agli operatori partner. Vodafone, tiscali ed Go internet, presenti alla conferenza stampa, hanno sottolineato come l’accordo con Open Fibre abbia consentito di cambiare passo nel settore rispetto al pregresso. Si tratta, quindi, di un’occasione irripetibile di andare a realizzare un modello virtuoso, fondamentale per la crescita del territorio.

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