L’arcivescovo di Kyïv-Halyč insieme al cardinale Bassetti che sottolinea: “San Francesco ci aiuta a riscoprire la semplicità della vita”
Giovedì 18 maggio tavola rotonda con Olivero, Di Maolo, Bartoli e Fontana


ASSISI – Grande partecipazione anche nel pomeriggio di mercoledì 17 maggio alla messa presieduta dal cardinale arcivescovo metropolita di Perugia – Città della Pieve Gualtiero Bassetti unitamente a Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Arcivescovo maggiore di Kyïv-Halyč.
“La spogliazione di Francesco – ha sottolineato il cardinale Bassetti nell’omelia - faccia sorgere in noi il desiderio di una vita pura, libera dai lacci di una mondanità seducente, ma effimera come il tralcio secco, arso nel fuoco della vanità. San Francesco – ha concluso il cardinale – ci aiuti a riscoprire l’essenzialità della vita, uniti a Cristo, vite feconda che non appassisce”. Dopo la presentazione dell’impegno della comunità “La Cordata” di Assisi è seguita la catechesi di don Fabio Rosini, direttore del Servizio per le Vocazioni del Vicariato di Roma che ha posto la sua attenzione sulla simbologia dell’abito e su quanto sia difficile spogliarsi dalle opere, dalle abitudini. “La libertà dalle cose – ha sottolineato – si risolve con il distacco. Mentre gli uomini violenti combattono per le cose, i miti le erediteranno dal padre Celeste”. Don Rosini ha inoltre trattato il problema della rivalità, dell’invidia che attanaglia l’umanità e la rende sofferente. Si è pertanto soffermato sul dono del consiglio, sul discernimento quale libertà dalle cose definendo la vita un processo di povertà, di donazione, di spogliazione e di perdita. Nella vita, ha precisato don Rosini, occorrono: libri relazioni e disponibilità. “Francesco – ha aggiunto – è povero per libertà e per poter amare. Ciò che si oppone all’amore non è l’odio, bensì il possesso. La Chiesa è la madre che ti può portare al Padre Celeste.
Giovedì 18 maggio si continua sempre alle ore 17 con la messa che sarà presieduta dal vescovo di Terni-Narni-Amelia monsignor Giuseppe Piemontese, animata dal coro di “Santa Maria Maggiore” diretto dalle suore francescane Alcantarine. A seguire la testimonianza dell’associazione “Ra.Mi.” di Assisi e del progetto “Mato Grosso” e la tavola rotonda “La Spogliazione: una sfida globale” alla quale partecipano Marco Bartoli della Comunità di Sant’Egidio; Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico e Ernesto Olivero, fondatore Sermig – Arsenale della Pace di Torino, modera Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera.
Venerdì 19 maggio la messa delle ore 17 sarà presieduta dal vescovo di Gubbio monsignor Mario Cecobelli e animata dal coro “Voci della Montagna” diretto da Francesca Menichelli. Seguiranno la testimonianza dell’associazione “Exodus” e la presentazione del logo del Santuario della Spogliazione di padre Marko Ivan Rupnik a cura di Antonella Pinciroli, grafica e iconografa. In serata alle ore 21 nel Santuario della Spogliazione si terrà l’iniziativa dal titolo “Un pazzo in piazza” animata da padre Mirko Mazzoccato, della pastorale giovanile diocesana, con la partecipazione di padre Alessandro Brustenghi, tenore; Marco Mammoli, cantautore; Andrea e Antonia Acutis, genitori del servo di Dio Carlo Acuitis.
Tutte le giornate sono visibili via web sul sito della diocesi (www.diocesiassisi.it) e sulla pagina Facebook e per partecipare è a disposizione gratuitamente il parcheggio del Vescovado, Via Fonti di Moiano (incrocio con il Convento delle suore svedesi di Santa Brigida).