polizia 640x405(UNWEB) Assisi."Nei giorni scorsi la Squadra Volante del Commissariato P.S. Assisi interveniva in Bastia Umbra a seguito della segnalazione di un 43enne allarmato dalla presenza del suo ex compagno, un 32enne assisano, incensurato, che si era presentato sotto casa dei suoi genitori e aveva iniziato a suonare insistentemente il campanello pretendendo l'ennesimo confronto con lui.

I due avevano avuto una relazione sentimentale durata quasi un anno ed interrotta dal richiedente proprio a seguito degli atteggiamenti aggressivi e ossessivi del suo compagno che ancora oggi, a distanza di mesi, non riusciva a farsi una ragione della fine della loro storia. Il 32enne assisano infatti aveva iniziato a porre in essere un vero e proprio atteggiamento persecutorio nei confronti del suo ex che molestava con continui messaggi telefonici, richieste di incontro e invio di foto a sfondo sessuale sui profili social network del suo ex compagno, tanto da costringerlo a bloccarne sistematicamente sul telefono il numero e a chiudere i profili sui social.

Ogni qual volta le vie di comunicazione telematica gli venivano impedite, l'ex si presentava sotto casa del 43enne e sotto quella dei suoi genitori. Il 32enne alternava messaggi dal contenuto intimidatorio ad altri dal tono amoroso con l'intento di riallacciare la loro relazione.

Tale atteggiamento lo spingeva a presentarsi presso il Commissariato P.S. di Assisi per richiedere la misura dell'Ammonimento del Questore che, alla luce degli elementi raccolti dagli agenti di polizia, veniva emesso i primi giorni di agosto.

Nonostante il provvedimento notificatogli, il 32enne continuava imperterrito nelle sue condotte moleste fino a quando nei giorni scorsi decideva di presentarsi ancora una volta sotto casa dei genitori del suo ex a Bastia Umbra suonando ininterrottamente il campanello di casa.

Il 32enne, preoccupato, richiedeva l'intervento della polizia che giungeva immediatamente sul posto. Nonostante la presenza dei due operatori che gli chiedevano di esibire i documenti per la sua identificazione, invitandolo nel contempo a desistere dalla sua condotta. Il 32enne ostinato e non curante della presenza della polizia, continuava a suonare il campanello, inveendo contro gli agenti di polizia e con forza spingeva uno dei due operatori che aveva provato ad avvicinarlo.

A quel punto ne nasceva una breve colluttazione a seguito della quale nel tentativo di bloccare l'uomo che continuava ad aggredire i poliziotti, uno dei due agenti riportava delle lievi contusioni.

Il 32enne veniva tratto in arresto per il reato di stalking e resistenza a pubblico ufficiale. All'esito dell'udienza l'arresto veniva convalidato e il 32enne sottoposto a misura cautelare."

Così, in una nota, la Questura di Perugia.