card bassetti con accanto le reliquie del santo patrono ercolano esposte nella chiesa universitaria(ASI) Perugia. Nella ricorrenza del Dies Natalis di sant’Ercolano (7 novembre), patrono della città e dell’Università, Perugia ha fatto festa al suo santo con una serie di iniziative, che termineranno l’8 novembre nella chiesa monumentale a lui intitolata, culminate con la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti nella chiesa dell’Università la sera di sabato 7, dove dopo molto tempo sono state portate le sue reliquie.

Iniziative che hanno voluto ricordare anche mons. Elio Bromuri, scomparso il 17 agosto scorso, che per lustri è stato il rettore di queste due chiese molto frequentate e “legate” tra loro dalla figura di Ercolano, «sotto la cui protezione e benedizione – ha ricordato il cardinale – si è posta sin dalle origini la nostra comunità cittadina e la fondazione dello Studium perusinum». E’ stato lo stesso porporato, all’inizio dell’omelia, a voler «rendere omaggio anche alla figura di mons. Elio Bromuri per decenni instancabile e appassionato sostenitore del culto al Santo. A lui sempre il nostro riconoscente pensiero, che si estende a chi ha ora in carico la custodia di questa chiesa, chiamata ad essere luogo di incontro del mondo accademico e vera “anima” dell’intero complesso universitario».

Riferimenti al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze e al Giubileo della Misericordia.

Il cardinale Bassetti ha parlato del «popolo perugino, che per secoli è stato interamente un popolo cristiano» e che «ha sempre amato il suo Santo pastore. Nella figura del vescovo-eroe Ercolano si sono incarnate le migliori virtù cittadine; in nome di Ercolano sono stati redatti gli antichi Statuti, sotto la protezione di Ercolano è stato posto fin dall’inizio lo Studium, con la consapevolezza che i valori cristiani e quelli civici fossero, come lo sono e lo saranno sempre, la base portante della cultura e del sapere. Una civiltà nasce e si sviluppa se alle sue radici vi è una seria e profonda visione dell’uomo, creato a immagine di Dio e centro di tutto il creato, la cui immensa dignità è difesa da Gesù stesso che per amore di ogni e qualsiasi uomo non ha esitato a dare la propria vita. Questa dignità, unica e indelebile, cuore dell’umanesimo cristiano, vogliamo ancora esaltare e ribadire nei lavori del prossimo Convegno Ecclesiale Nazionale, che inizierà lunedì a Firenze e al quale parteciperanno tantissimi rappresentanti del mondo ecclesiale italiano e molti studiosi».

«Quest’anno poi avremo la grazia di vivere anche in diocesi il tempo del Giubileo Straordinario della Misericordia – ha sottolineato il cardinale avviandosi alla conclusione –, che inizierà ufficialmente domenica 13 dicembre, con l’apertura della Porta Giubilare della nostra cattedrale. Sarà un tempo felice e privilegiato di pienissima “perdonanza” e di affettuoso abbraccio da parte del Dio della misericordia e del perdono. Sarà un tempo di seria conversione anche per noi, stanchi di una vita talvolta sregolata o che si accontenta di vivere un cristianesimo di facciata, senza che la Parola di Dio penetri nel profondo e apra quegli spazi di bene e di gioia che abbiamo sempre davanti agli occhi senza saperne cogliere il messaggio e l’efficacia. Un tempo favorevole, ancor più denso di “segnali” a indirizzare il gregge verso i pascoli erbosi, ricchi di vero nutrimento. Sia il martire Ercolano ad accompagnarci verso la infinita misericordia di Dio».

Gli inni canoro-musicali composti in onore dei santi Ercolano e Costanzo e le ampolline di olio di nardo per i neolaureati.

Nel salutare i rappresentanti delle Istituzioni civili e accademiche presenti (tra queste il rettore Franco Moriconi e il prorettore Fabrizio Figorilli), il cardinale Bassetti, ha espresso il suo vivo ringraziamento anche al maestro Salvatore Silivestro e al Coro dell’Università degli Studi da lui diretto per il bellissimo inno a sant’Ercolano composto per coro e organo su un testo di papa Leone XIII, vescovo di Perugia dal 1846 al 1878. Una copia di quest’inno il cardinale Bassetti l’ha consegnata al papa emerito Benedetto XVI, che conosce gli inni scritti dal suo predecessore in onore dei santi patroni perugini Ercolano e Costanzo. Un dono che il Papa emerito ha molto gradito, scrivendo al cardinale Bassetti per ringraziarlo. Questa lettera autografa è stata donata dal cardinale all’Università degli Studi affinché possa conservarla tra i documenti della sua ultracentenaria storia.

Il maestro Silivestro, nel ricordare commosso la figura di mons. Bromuri con il quale intraprese una proficua collaborazione culturale, ha annunciato la conclusione della composizione di un secondo inno, questa volta dedicato a san Costanzo, consegnando la prima copia al cardinale Bassetti alla conclusione della celebrazione.

Sempre al termine della S. Messa, la Pastorale diocesana universitaria, diretta da don Riccardo Pascolini, ha presentato un piccolo dono che il cardinale ha consegnato ai laureati nell’Anno accademico 2014-2015. Si tratta un’ampollina contenente l’olio di nardo, componente del Crisma e degli oli dei Sacramenti, «simbolo di un mandato – ha spiegato don Pascolini – per mettere a frutto il tempo investito negli studi, portando nel mondo il profumo di Cristo».