Al centro il docente della seconda giornata ingegnere Giovan Battista SempliciPromosso da Tucep e dipartimento d'ingegneria dell'Università degli Studi del capoluogo umbro
Alla formazione di altissimo livello hanno partecipato 15 ingegneri, professionisti e dottorandi

(ASI) Perugia, – Mauro Varetti di Avio aero, colosso del settore della manifattura additiva a livello mondiale, acquisito recentemente da General Electric, lo ha definito il primo corso in Italia per la formazione di progettisti ad altissimo livello.

Si tratta di un percorso di studi in materia di stampa in 3d che si è tenuto a villa Capitini a Perugia ed è stato promosso da Tucep e dipartimento di ingegneria dell'Università degli Studi del capoluogo umbro. I tre giorni di formazione, da giovedì 27 a sabato 29 novembre, a cui hanno aderito 15 addetti del settore, fra ingegneri professionisti e dottorandi, hanno approfondito temi quali i fondamenti delle tecnologie di produzione additiva, le applicazioni industriali e la sperimentazione pratica, sotto la guida di professionisti che operano in questo campo a livello nazionale e internazionale. "Questa nuova tecnologia di costruzione e realizzazione degli oggetti – ha spiegato l'ingegner Giovan Battista Semplici di Cad Manager, azienda leader nel settore della progettazione e della commercializzazione di stampanti 3d – sposta completamente i criteri di progettazione perché, con questo metodo, si lavora con un unico componente. Rappresenta una vera rivoluzione e, infatti, il consiglio che do a questi ragazzi è di iniziare proprio a pensare in maniera diversa: 'think additive'. Non si può più concepire un progetto vincolandolo alle tradizionali meccaniche". "Questo percorso di studi – ha detto Gianluca Rossi, presidente di Tucep e docente dell'Università degli Studi di Perugia – arriva dopo una serie di eventi che abbiamo organizzato e a cui hanno partecipato centinaia di persone. Quello della manifattura additiva è un comparto veramente in espansione. Qualche giorno fa Confindustria ne ha parlato come di un settore fra i più promettenti per gli sviluppi economici del Paese e la rivista 'Progettare' ha dedicato tantissimi articoli a questa nuova frontiera. Persino Samantha Cristoforetti, prima donna negli equipaggi dell'Agenzia spaziale europea, se ne sta occupando sulla stazione orbitante".
L'ingegnere Semplici, poi, nel corso della lezione che si è tenuta venerdì 28 novembre, ha voluto precisare la distinzione fondamentale fra l'uso domestico e quello industriale di questa tecnologia. "Rispetto alla vendita in edicola di fascicoli per creare in casa questa stampante – ha infatti spiegato Semplici –, tengo a sottolineare la differenza fra macchine a scopo hobbistico e macchine ai fini professionali. Le prime servono per sperimentare la tecnologia, giocare in casa e fare piccoli oggetti che risulteranno comunque differenti da quelli professionali perché la casa madre di queste macchine, la Stratasys, ha ancora 400 brevetti. Per cui, più semplicemente, è certo che in casa non si possono ottenere gli stessi risultati che si hanno a livello professionale o industriale".
Il corso, come molte iniziative del Tucep, infine, fornirà ai partecipanti la possibilità di una collocazione professionale rispetto alle competenze acquisite. "Abbiamo numerosissime richieste da aziende e pochi ragazzi formati – ha concluso Rossi -. Quindi c'è molto lavoro da fare come insegnanti e come studenti per essere parte attiva di questa rivoluzione".