immagine di repertorio Terracina 2015 2Assessore Franco Baldelli, insieme a lui anche Erika Silvestri, autrice de ‘Il commerciante di bottoni’

(ASI) Perugia. Sarà una Giornata della Memoria coinvolgente, commovente ed educativa quella che il Comune di Corciano ha in mente per il pomeriggio del 1 febbraio al Teatro Arca di Ellera.

L’assessore ai servizi scolastici Franco Baldelli sta lavorando in sinergia con una delle docenti dell’Istituto Comprensivo ‘Benedetto Bonfigli’ ad un appuntamento con due personaggi d’eccezione, rivolto alle classi delle medie e delle elementari. Si tratta di Piero Terracina, uno dei pochi sopravvissuti ancora in vita del campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau ed Erika Silvestri, autrice del libro “Il commerciante di bottoni”, che conobbe l’ebreo nel 2000, proprio nella sua scuola. Per Terracina è la seconda esperienza a Corciano, dopo quella felicissima dello scorso anno, in cui al teatro della Filarmonica i ragazzi furono rapiti e stimolati dalle parole senza tempo e senza odio di quel ‘vecchio signore’ che arrivavano dritte al cuore. “Le scolaresche coinvolte, già da settimane stanno effettuando un percorso di avvicinamento all’incontro – spiega l’assessore - la lettura del libro è un passo fondamentale per arrivare motivati e potere meglio interagire con gli ospiti”. “Mi ha colpito – dice ancora – che uno dei primi provvedimenti delle leggi razziali fu escludere gli ebrei dalla scuola, un modo per togliere loro il futuro. Per questo è importante che le generazioni continuino ad incontrarsi e che la scuola non dimentichi, in tale prospettiva il progetto del Bonfigli è più ampio e significativo”. Infatti la Giornata della Memoria 2016 non si esaurirà con il dibattito, ma l’intento è realizzare una pubblicazione che recuperi integralmente l’esperienza di formazione intrapresa a scuola, a partire dalle letture e dai dibattiti in classe e rimanga come testimonianza e, soprattutto, come pietra miliare di un percorso che deve essere a disposizione di tutti e continuativo. L’assessore Baldelli, che per delega si occupa anche di innovazione tecnologica, non esclude che si possa anche realizzare un video che, con la forza di ‘immagini vive’, riproponga il rapporto attuale tra Terracina ed Erika, incontratisi quando lei aveva 14 anni e non capiva come quell’uomo, che vedeva sorridente, fosse lo stesso che stava narrando l’orrore del lager. Il giorno dopo Erika scrisse a Terracina una lettera piena di domande e lui .... rispose. La corrispondenza, di parole, incontri ed affetto è divenuta una reciproca adozione ed un’opera letteraria. “Come amministrazione – conclude Baldelli – cercheremo pure di garantire il trasporto gratuito per i ragazzi”.