IMG 20160308 WA0002Monsignor Sorrentino: “Sotto la divisa batte sempre un cuore che opera nel segno dell’amore”
(ASI) ASSISI – Una presenza numerosissima di rappresentanti delle forze dell’ordine ha affollato la cattedrale di San Rufino martedì 8 marzo durante la giornata dedicata al Giubileo delle Forze armate, organizzato dalla “Commissione per i problemi sociali e il lavoro, giustizia e pace, custodia del Creato”.


Il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino ha presenziato l’intera mattinata che si è sviluppata in due momenti: uno con la catechesi dal titolo “La Misericordia fonte di gioia, di serenità e di pace nel servizio attivo degli operatori in uniforme” e un altro con la celebrazione eucaristica seguita al passaggio della Porta Santa.
“E’ una cosa bella e interessante che abbiamo trovato uno spazio per voi – ha dichiarato il vescovo – che per il Giubileo siete impegnati per gli altri e non avete la possibilità e la gioia di vivere questo momento per voi stessi. Parlare di Misericordia e di uniformi sembra a prima vista qualcosa che stride perché nei pregiudizi che abbiamo quando si pensa alla Misericordia si pensa alla debolezza. La Misericordia del Signore è qualcosa di molto serio che ci implica, ci impegna ma che è anche severità materna e paterna. Sotto la divisa batte sempre un cuore – ha aggiunto - e questa vocazione di spendervi per la comunità e per la pace appartiene alla logica stessa dell’amore”. Poi il vescovo ha parlato del cammino di fede vissuto da tre esempi biblici di militari, tre centurioni pagani che inizialmente non hanno fede e precisamente del centurione di Cafarnao, del Golgota e di Cesarea.
Si è soffermato inoltre sul significato del Giubileo, del perdono e dell’Indulgenza definendo quest’ultima “il grande aiuto che la Chiesa ci dà con l’effusione dello Spirito Santo, la grande luce che risplende intorno a noi. Dalla parte di Dio – ha affermato – l’Indulgenza è piena. Dio ci manda tutta la sua luce, colui che apre di più il suo cuore la riceverà più in profondità”.
Al termine della catechesi tutti i presenti hanno varcato la Porta Santa della Misericordia e hanno ricevuto l’aspersione dell’acqua benedetta facendo memoria del battesimo.
Alla fine della celebrazione dopo essere stata letta la preghiera per la Patria dedicata e offerta a tutti i servitori dello Stato che saranno impegnati nell’ordine e nella vigilanza il giorno di Pasqua sono seguiti i saluti del sindaco di Assisi Antonio Lunghi. Quest’ultimo dopo aver ringraziato le forze dell’ordine per tutto quello che fanno ha reso merito al vescovo Sorrentino per aver “dato dignità a persone che molte volte non hanno la dovuta attenzione da parte delle istituzioni”.