DSC 7634(ASI) Perugia. Le celebrazioni del XX giugno sono continuate in una sala dei Notari gremita con l’iscrizione all’albo d’oro della città delle personalità scelte dall’apposita commissione.


Alla presenza delle istituzioni civili, militari ed accademiche della città il premio è stato assegnato (in ordine di chiamata) al Prof. Belardi, al Prof. Cerulli, a Leonardo Cenci, al Prof. Ubertini ed alla Croce Rossa Italiana, comitato di Perugia.
“Ormai dal 1991 – ha detto il sindaco Romizi - si è consolidata la tradizione secondo cui, in occasione delle celebrazioni del XX giugno, la città concede questa benemerenza a quei cittadini che hanno lasciato un’importante traccia ed onorato Perugia”.
Il sindaco ha evidenziato che la Commissione albo d’oro ha scelto unanimemente i nomi dei benemeriti da iscrivere, tenuto conto del valore fortemente simbolico del riconoscimento.
Romizi ha altresì ricordato che quest’anno è intervenuta nel regolamento un’importante novità, tramite la quale si è deciso di riservare un’iscrizione ad un giovane. Scelta fortemente voluta dall’Amministrazione propria nell’anno in cui si celebra il titolo di Perugia Capitale italiana dei giovani. “Crediamo infatti che i giovani debbano sempre più poter seguire dei buoni modelli”.
Il primo ad essere stato premiato è l’Ing. Paolo Belardi. Laureato con lode in Ingegneria Civile Edile nell’Università degli Studi ‘La Sapienza’ di Roma, è professore associato di ‘Disegno' nell’Università di Perugia, dove insegna ‘Architettura e composizione 1’ e ‘Progettazione digitale’ nell’ambito del corso di laurea in Ingegneria edile-Architettura.
Ha insegnato anche nelle Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi 'La Sapienza' di Roma e della Seconda Università degli Studi di Napoli. Dal gennaio 2013 è direttore dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. Allievo di Vittorio De Feo, è stato insignito di numerosi premi nazionali e internazionali tra cui il Tecu Architecture Award, il Premio Internazionale di Architettura Luigi Cosenza e il Premio Internazionale di Architettura Andrea Palladio. I suoi progetti e le sue opere sono stati pubblicati sulle principali riviste di architettura e sono stati esposti in mostre allestite a Barcellona, Bilbao, Bogotà, Novi Sad, Shangai, Tokyo, Toronto e Zurigo. È autore di numerosi progetti per la nostra Città, tra cui la Cittadella dell’Edilizia, la riqualificazione di Palazzo Grossi e il recupero dell’ex Conservificio Drommi. Per le sue qualità di accademico, le capacità professionali, la ricerca orientata all’innovazione e l’attenzione per il paesaggio, la Città di Perugia esprime il suo sentito ringraziamento.
Nel ricevere il premio, il Prof. ha voluto ripercorrere quella che ha definito “una piccola emigrazione soft”, iniziata nel 1957 con il trasferimento della sua famiglia da Gubbio a Perugia. “Oggi mi viene concesso un onore talmente grande da farmi sentire un po’ perso e schiacciato, di fronte alla grandezza dei tanti personaggi illustri che sono iscritti all’Albo d’oro”. Belardi ha posto l’accento sul suo assoluto “attaccamento alla città” (peraltro contenuto nelle motivazioni), sentimento pienamente corrispondente – ha detto – alla mia persona, perché è forte e passionale. Il Prof. ha dedicato il premio al padre Mario, eugubino doc, scomparso da pochi mesi, di cui incarna il progetto culturale.
“La mia città mi disse mio padre doveva essere l’Umbria; ed allora vorrei che oggi da questa sala partisse un messaggio: chi ospita deve aprirsi a chi è ospitato e viceversa, perché questo è quanto la mia storia personale mi ha insegnato”.

Successivamente è stata la volta del Prof. Giuliano Cerulli.
Figura di spicco della società perugina, città in cui ha sempre vissuto con la famiglia, il Prof. Giuliano Giorgio Cerulli chirurgo ortopedico, medico dello sport, docente e ricercatore, dopo essere stato Direttore della Clinica di Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Perugia e della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Ateneo è attualmente Direttore dell’Istituto di Clinica Ortopedica e Traumatologica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore al Policlinico “A. Gemelli” di Roma. La sua passione per la ricerca e per l’insegnamento, testimoniata anche dalla Nicola’s Foundation, ha fatto sì che riportasse in Italia lo studio dell’anatomia normale, sperimentale e chirurgica. La prestigiosa carriera, costellata di un numero elevatissimo di interventi chirurgici eseguiti in prima persona, la pubblicazione di altrettanto numerosi lavori scientifici, i prestigiosi incarichi ricoperti sia in Italia che all’estero nonché la costante ricerca e lo sviluppo di tecniche innovative, testimoniano l’impegno e la passione instancabilmente profusi nel suo lavoro al servizio del benessere della collettività di cui la nostra Città, nella quale ha scelto di vivere, è orgogliosa e riconoscente.
“E’ un grande onore per me – ha commentato - ricevere questo premio, probabilmente immeritato, anche se sarà la città a giudicarlo. Sono orgoglioso ed onorato di essere membro di questa splendida città, con tanta storia alle spalle. Ho cercato nel corso della mia attività di dare, con impegno, un contributo a Perugia ed alla sua università”.
Cerulli ha ricordato di essere arrivato a Perugia a metà degli anni ’60, perché i suoi genitori scelsero per lui questa Università, ritenendo la città un luogo sereno ed adatto per studiare. “Negli anni trascorsi qui tutto questo è stato confermato e mi ha dato la possibilità di esercitare la professione con dedizione e passione. Passione che noi medici non dobbiamo mai dimenticare, coniugando scientificità e razionalità. Oggi la città mi iscrive nell’albo d’oro, ma Perugia e tutti voi siete iscritti nel mio cuore”.

Premio successivo a Leonardo Cenci, Leo per i tanti amici, che, con coraggio e caparbietà combatte ogni giorno la sua personale battaglia contro il cancro. La fede, la ferma convinzione che ognuno di noi abbia in sé un potentissimo farmaco naturale – la nostra testa – e che, se che non possiamo decidere quanto vivere possiamo, tuttavia, decidere come vivere il nostro tempo, lo hanno portato a continuare a fare con sempre maggiore impegno ed entusiasmo quello che più ama, lo sport e l’attività fisica in genere. Le numerose vittorie riportate sinora contro la sua malattia, lo hanno spinto a farsi promotore, anche in collaborazione con l’Associazione “Avanti tutta onlus” di cui è fondatore, di molteplici iniziative per dare dignità e migliorare le condizioni di vita di chi è affetto da tumore, favorendo una campagna di solidarietà per acquistare materiali per il reparto di oncologia dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Tanti sono stati anche gli eventi organizzati insieme ad oncologi, nutrizionisti e psicologi per spiegare l’importanza della prevenzione e ed adottare uno stile di vita corretto e sano.
A Leonardo Cenci, che con generosità e con il sorriso che sempre lo contraddistingue, diffonde un messaggio trasversale di coraggio e di speranza, la nostra Città esprime il suo affetto e ringraziamento.
“In questo momento – ha commentato ricevendo il premio – l’emozione regna sovrana. Grazie a tutti per avermi reso questo onore, perché io amo davvero questa città”.
Guardando il gonfalone di Perugia, Cenci ha sottolineato che esso rappresentanza simbolicamente l’attaccamento alle radici ed alla vita: “sentimenti che sto cercando di trasmettere a tutti coloro che combattono ogni giorno contro il cancro”.
Cenci ha detto di voler condividere il premio con la sanità umbra e con tutti coloro che cercano con passione e professionalità di rendere la vita dei malati migliore. In 4 anni di battaglia vissuti in prima persona– ha confermato - ho trovato un servizio sanitario umbro eccellente.
“Parlare oggi in questa sala mi riempie il cuore e mi dà la forza per andare avanti. Con l’associazione Avanti tutta stiamo lanciando un messaggio: ossia che un corretto stile di vita può aiutarci a vivere meglio, preservando la nostra salute. Questo è un invito che dobbiamo trasmettere alle future generazioni, per insegnare loro a sorridere sempre”.

Quarta personalità iscritta all’Albo d’oro è il Prof. Ubertini. Originario della nostra Città, il Prof. Francesco Ubertini si è trasferito, giovanissimo, a Bologna dove ha compiuto gli studi universitari laureandosi in Ingegneria Civile e dove tuttora vive e lavora. Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica Ambientale e dei Materiali, e professore ordinario di Scienza delle Costruzioni, presso l’Università di Bologna, oltre a ricoprire numerosi e prestigiosi incarichi quali, solo per citarne alcuni, la direzione del Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, dei Trasporti, delle Acque, del Rilevamento, del Territorio, quella del Dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei Materiali, è stato membro del Senato accademico dell'Università di Bologna in rappresentanza dei direttori dell'area tecnologica, e del Gruppo Ricerca e del Gruppo Internazionalizzazione, nonché del Comitato Direttivo del Gruppo Italiano di Meccanica Computazionale, del Technical Committee on Computational Solid and Structural Mechanics, European Community on Computational Methods in Applied Sciences e dell'Associazione Italiana di Meccanica Teorica e Applicata. Dal 1° novembre 2015, ricopre la carica di Magnifico Rettore dell'Università di Bologna rappresentando il più giovane Rettore in Italia. Notevole anche il suo contributo nell’ambito della ricerca che ha riguardato essenzialmente la modellazione numerica e l’analisi strutturale con un ampio spettro di applicazioni, il monitoraggio e la diagnostica strutturale, le strutture storiche e archeologiche, le strutture intelligenti e i materiali innovativi. La Città di Perugia conferisce al Prof. Ubertini questo riconoscimento, quale giovane perugino che, seppure in un’altra città, è motivo di lustro e prestigio per Perugia e per la nostra comunità.
“E’ davvero un grande onore ricevere questo riconoscimento dalla mia città, dove sono nato, cresciuto e mi sono formato. Dove ho stretto amicizie che rimangono per sempre, dove ha compiuto tante “vasche” lungo corso Vannucci e dove ho calpestato tanti campi da basket. Come tanti giovani sognavo di essere ricordato per meriti sportivi; e quasi ci sono riuscito, perdendo la finale nazionale, guarda caso proprio contro una formazione vi Bologna, città dove ora vivo”.
Ubertini ha ricordato di essere stato da poco nominato rettore dell’ateneo bolognese, titolo che ha fatto crescere in lui un debito di riconoscenza verso Perugia, di cui conserva con soddisfazione un lieve accento dialettale, trasmesso anche ai figli.
“Per me è un giorno speciale: spero di saper meritare questo onore anche in futuro”.

Infine l’ultima iscrizione è stata della Croce Rossa Italiana, comitato di Perugia.
La Croce Rossa Italiana è una Associazione senza fini di lucro, membro dell'organizzazione mondiale denominata Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, operante nel territorio della Repubblica Italiana. Nata nel XIX secolo, è una associazione di interesse pubblico con personalità giuridica riconosciuta, posta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La Croce Rossa Italiana - Comitato di Perugia, pianifica ed implementa attività e progetti di assistenza sanitaria, sociale e di promozione della salute, volti alla prevenzione ed alla riduzione delle vulnerabilità individuali e della comunità al fine di determinare un miglioramento costante dello stato di salute e degli stili di vita della popolazione e concorre, dal 1885 al supporto ed all’inclusione sociale delle fasce più deboli del tessuto cittadino. Condivide con gli altri membri del Movimento Internazionale il mandato istituzionale della disseminazione del Diritto Internazionale Umanitario, dei Principi Fondamentali e dei Valori Umanitari che sono alla base di tutte le attività che vengono svolte dall’Associazione. Questo riconoscimento intende, quindi, esprimere il ringraziamento della Città di Perugia per l’abnegazione e l’unanimità con cui, da lungo tempo, svolge la propria attività a servizio della nostra comunità.
Il premio è stato ritirato da Paolo Scura, commissario del comitato perugino, insieme a due volontarie.
La Cri – ha precisato Scura – rappresenta una delle colonne portanti della città e, dunque, merita appieno questo riconoscimento.
Nel rivolgere un pensiero affettuoso alla rappresentante regionale Paola Fioroni, Scura ha voluto dividere il premio ricevuto con tutti i volontari che giorno dopo giorno silenziosamente si occupano delle problematiche che la città presenta.
“Con i nostri volontari abbiamo esplorato tanti territori e studiato nuove soluzioni per affrontare al meglio la crescente disgregazione familiare dovuta alla crisi economica.
Io, che non sono perugino di nascita, sono orgoglioso di essere perugino d’adozione; per questo insieme ai tanti amici della Croce Rossa continueremo ad aiutare con passione ed impegno tutte quelle famiglie che non riescono più a stare al passo coi tempi, sostenendo tutti coloro che, spesso, rimangono nascosti agli occhi degli altri”.
 

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