(UNWEB) “La tutela dei più fragili è il minimo comune denominatore degli atti che ho presentato oggi all’Assemblea legislativa dell’Umbria: dall’emergenza Ucraina, tema sempre più complesso da gestire a livello regionale, all’accelerazione dello spopolamento e dei disagi sanitari, sociali ed economici che vivono le 3 aree interne dell’Umbria”.

Lo dichiara il consigliere regionale Vincenzo Bianconi (Gruppo Misto) ricordando: “Dieci giorni fa ho presentato la mozione che ho chiesto e ottenuto di discutere oggi con la massima urgenza. Non si può più prescindere, a mio avviso, dall’istituire un tavolo di coordinamento di tutte le iniziative regionali a scopo benefico disponibili per sostenere la popolazione rimasta sul fronte di guerra e quella rifugiata in Umbria. Il fattore tempo è sempre determinante ma purtroppo non sempre colto. Registriamo una generosa gara di solidarietà degli umbri, centinaia di persone e associazioni che si stanno spendendo in maniera importante per la causa umanitaria. Tuttavia un sistema non coordinato di aiuti rischia di non generare il massimo potenziale usufruibile da tutti. Da qui la proposta di creare un luogo d’incontro aperto a tutti, anche on-line, finalizzato a coordinare e far incontrare chi è in grado di offrire beni, servizi, ospitalità e magari domani lavoro, con chi ha bisogno di essere aiutato, senza lasciare indietro nessuno e senza disperdere alcuna risorsa disponibile. Tra le priorità da affrontare c’è la predisposizione di un sistema di accoglienza in grado di prendersi cura delle diverse esigenze dei profughi ucraini come ad esempio alloggi, accesso a beni di prima necessità, iniziative di integrazione, accesso a servizi sanitari, sociali e scolastici e strumenti per facilitare le comunicazioni con i familiari rimasti in Ucraina. Compatibilmente con la normativa nazionale ed europea vigente, sarebbe anche auspicabile consentire, a coloro che volessero, di trovare un impiego in modo da facilitare il loro inserimento effettivo nella comunità".

 "Con una interrogazione - continua Bianconi - ho chiesto alla Giunta di non trascurare lo stato di grave sofferenza economica e sociale che da anni ormai, e nell’ultimo periodo in maniera preoccupante, vivono le aree interne della nostra Regione, cioè tutti quei territori particolarmente fragili, distanti dai centri principali di offerta dei servizi essenziali. Territori numerosissimi proprio in virtù della conformazione dell’Umbria. Uno strumento indispensabile per la ‘salvezza’ e per rendere questi luoghi più attrattivi potrebbe e dovrebbe essere quello della fiscalità di vantaggio, come adottato dalla Regione Toscana. Aiuti economici, anche in forma di sgravi ed esenzioni, con lo scopo di sostenere lo sviluppo di queste aree svantaggiate e penalizzate dal drastico calo della quantità e qualità dei servizi pubblici e privati e dal conseguente aumento del costo della vita per affrontare i continui spostamenti necessari in un'economia locale molto fragile. L’intento non è quello di favorire qualcuno a discapito di altri ma, al contrario, di riequilibrare la non più tollerabile disparità che crea in Umbria cittadini di serie A e di serie B". RED/mp