(ASI) Terni - Nel 2014 in Umbria sono stati affidati 916 contratti per lavori pubblici, forniture di beni e servizi con importo a base d'asta superiore a 150.000 euro, per un totale di circa 727 milioni (726.871.102 euro), aggiudicati o affidati dalle stazioni comunali, provinciali e regionale o con sede legale nel territorio umbro.

La ripartizione è sensibilmente cambiata rispetto agli anni precedenti: è infatti il settore delle forniture a trainare, con un aumento sia del numero dei contratti sia dell'importo della spesa dovuto soprattutto alla centralizzazione dell'appalto per la fornitura di farmaci indetto dall'Azienda ospedaliera di Perugia per tutte le aziende sanitarie umbre, mentre calano gli importi dei contratti per lavori pubblici. Sono alcuni dei dati del rapporto annuale relativo agli appalti di lavori, servizi e forniture aggiudicati nel 2014 su tutto il territorio regionale, elaborato dall'Osservatorio dei Contratti pubblici della Regione Umbria, e illustrati stamani a Terni, nel corso di una conferenza stampa, dall'assessore regionale ai Lavori pubblici Giuseppe Chianella. "Dall'analisi degli anni dal 2008 al 2014 – ha sottolineato l'assessore – si ha una lettura dell'andamento economico dell'Umbria e della situazione di crisi. Si evidenzia, infatti, tra l'altro, un dimezzamento degli appalti di lavori pubblici. Un dato per tutti: i contratti dell'Anas sono passati in cinque anni da un ammontare di circa 60 milioni di euro a circa 5 milioni".
"La Regione – ha aggiunto – sta impegnandosi su più fronti per far ripartire il settore. A questo scopo, abbiamo sollecitato nell'incontro con il ministro alle infrastrutture Delrio la stipula di un contratto di programma fra Ministero ed Anas per la realizzazione di piano quinquennale di infrastrutture".
Trasparenza sull'impiego delle risorse pubbliche e semplificazione sono le parole d'ordine: il complesso dei dati viene pubblicato sul portale istituzionale all'indirizzo www.osservatoriocontratti.regione.umbria.it, attraverso il quale è possibile conoscere in tempo reale la situazione dei contratti pubblici e i cantieri pubblici aperti sul territorio regionale, comparandoli con gli anni precedenti.
Il rapporto tratta in particolare i dati trasmessi attraverso il Sistema informativo di monitoraggio delle gare (Simog) messo a disposizione dall'Anac (Autorità nazionale anticorruzione). I lavori appaltati nel 2014 sul territorio regionale sono complessivamente 420, per circa 128 milioni di euro, con un calo di 45 interventi rispetto al 2013 e una forte diminuzione di 94 milioni di euro, oltre il 42%, dell'importo. Si è scesi sotto al valore del 2012 che rappresentava un minimo storico: il dato denuncia appunto che non sembra essersi interrotto il trend negativo nel settore dei contratti pubblici di lavori". Analizzando i contratti sopra i 150mila euro, nel 2014 sono diminuiti gli appalti aggiudicati o affidati dalle stazioni appaltanti di interesse comunale, provinciale e regionale, che risultano 155 per un importo di quasi 72 milioni e mezzo di euro, importo medio circa 467mila euro, mentre nel 2013 gli appalti erano stati 166 per un importo dei lavori di oltre 139 milioni di euro e un importo medio che sfiorava gli 843mila euro.
Le stazioni appaltanti di interesse comunale, provinciale e regionale che hanno aggiudicato o affidato appalti nel 2014 sono state 62 contro le 72 dell'anno precedente. Le stazioni appaltanti di interesse nazionale nel 2014 hanno aggiudicato o affidato 51 appalti per un importo che ha superato i 37 milioni di euro, ma nel 2013 gli appalti risultavano 62, per circa 63 milioni di euro.
L'appalto di maggior importo aggiudicato nel 2014 è quello di Sao Servizi ambientali Orvieto srl, con un importo complessivo di oltre 14 milioni di euro, per il "revamping" dell'impianto di trattamento rifiuti di Orvieto. Per quanto riguarda le stazioni appaltanti nazionali, l'appalto di maggior importo è quello di 2I Rete Gas spa per la sostituzione programmata dei misuratori di utenza del gas, per oltre 3 milioni e 600mila euro. Tocca invece un minimo storico l'Anas, che negli ultimi anni aveva fatto registrare il maggior numero di contratti nel settore lavori: solo 12 contratti contro i 37 del 2013, per circa 4 milioni e 700mila euro contro i quasi 28 milioni e 730mila euro precedenti, con una diminuzione dell'83,67% di investimenti totali sulle strade umbre.
Si è lavorato soprattutto per il riattamento dell'esistente: la categoria di opera pubblica sulla quale nel 2014 si rileva il più elevato valore di investimento è quella degli "Edifici civili e industriali", per un totale di 40 appalti e un importo a base d'asta di quasi 13 milioni e 900mila euro (pari al 19,18% del totale dell'intero importo a base d'asta). Rispetto al 2013 sono aumentati sia l'importo complessivo degli investimenti sia gli interventi. La seconda categoria per importanza di investimenti impiegati è quella relativa agli interventi infrastrutturali "Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali", con numero 26 lavori ed un importo a base d'asta di circa 10 milioni e 350mila (14,29%).
La categoria "Strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, metropolitane, funicolari, piste aeroportuali e relative opere complementari" è la terza con 28 appalti per un importo di circa 9 milioni e 750mila euro (13,45% del totale dell'investimento complessivo). Al quarto posto gli interventi per "Acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione", con 16 lavori ed un importo a base d'asta di circa 4 milioni e 920mila euro (6,79%); calano rispetto al 2013 sia gli appalti che l'importo a base d'asta.
Gli appalti con costi della sicurezza dichiarati sono 154 per un importo di 72 milioni di euro; il totale dei costi della sicurezza sfiora i 9 milioni e 350mila euro, con un'incidenza media rispetto all'importo complessivo degli appalti (importo base d'asta) del 12,97%, in aumento rispetto agli anni precedenti.
Nel 2014 le imprese umbre si sono aggiudicate 101 appalti (65,16%) per un importo di circa 32 milioni e 670mila euro (45,10%); le imprese aggiudicatarie provenienti da altre regioni risultano 54 (34,80%) per un importo totale base asta pari al 54,90% del complessivo. Le imprese con sede legale nella provincia di Perugia si sono aggiudicate 65 appalti per un totale di oltre 22 milioni e 400mila euro (30,97%), quelle con sede legale in provincia di Terni sono 36 per un importo di oltre 10 milioni e 230mila euro (14.13%). Tra quelle con sede fuori regione, 10 sono del Lazio e altrettante della Campania. Dall'analisi dei dati "non si rilevano posizioni dominanti".
Per scegliere il contraente è stata utilizzata soprattutto la procedura negoziata senza previa pubblicazione. Gli appalti aggiudicati o affidati con il criterio del prezzo più basso sono 130 (84%, per un importo di oltre 56 milioni e 125mila euro), con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa sono 20 per un importo di oltre 14 milioni di euro.
Il Rapporto annuale dell'Osservatorio regionale contiene, come nelle edizioni precedenti, i dati dei contratti aggiudicati per la prestazione di servizi e per la fornitura di beni affidati nel corso del 2014 dalle stazioni appaltanti che operano sul territorio regionale. Rispetto al 2013, emerge un notevole aumento (di oltre 276 milioni e 500mila euro) dell'importo complessivo dei contratti di servizi e forniture (dai circa 358 milioni e 180mila euro del 2013 agli oltre 634 milioni e 700mila del 2014). In particolare, c'è un notevole aumento (quasi 320 milioni e 830 mila euro) dell'importo dei contratti di forniture (nel 2014 pari a circa 427 milioni e 480mila euro). Si registra un notevole aumento (+452) del numero complessivo dei contratti di servizi e forniture, sui cui pesano soprattutto queste ultime (+457).
Un notevole aumento, è stato spiegato durante la conferenza stampa, che è da attribuire all'effetto della "spending review" che ha comportato la centralizzazione della spesa con l'adesione al Sistema dinamico di acquisizione per l'acquisto di farmaci indetto dall'Azienda Ospedaliera di Perugia, al quale hanno aderito le quattro Aziende sanitarie che operano in Umbria, per una durata di 48 mesi.
Emerge, peraltro, la netta preponderanza dei contratti di interesse regionale, provinciale e comunale rispetto ai contratti di interesse statale. In relazione all'importo complessivo, i contratti di interesse regionale sono pari al 93,11 per cento.
Alla conferenza stampa hanno preso parte il coordinatore regionale dell'ambito Infrastrutture Diego Zurlo, gli ingegneri Alberto Merini e Patrizia Macaluso per l'Osservatorio regionale contratti pubblici, e l'avvocato Ilenia Filippetti, del servizio regionale per appalti di forniture e servizi.