Carlo Petrini Federmoda Umbria Confcommercio(UNWEB) Anche in Umbria, negozi pronti per l’avvio dei saldi estivi, che partiranno contemporaneamente in tutta Italia così da evitare una inutile concorrenza tra territori, ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano dove inizieranno il 14 luglio.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 213 euro – pari a 95 euro pro capite - per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro.

E secondo Federazione Moda Italia Confcommercio, l’associazione più rappresentativa del settore, gli operatori si aspettano una crescita delle vendite di circa il 5% rispetto al 2022. Un ottimismo condiviso dal presidente di Federmoda Umbria Confcommercio Carlo Petrini.

“Come sempre, l’andamento dei saldi dipende dall’andamento della stagione che li precede”, spiega Carlo Petrini.

“Fino a maggio è stato freddo. Per sandali e capi estivi, la vendita vera e propria inizia ora. I consumatori hanno aspettato tanto per fare i loro acquisti, condizionati in prima battuta dalla stagione metereologica, ma anche dalla necessità di risparmiare per coprire i costi fissi della gestione familiare che sono lievitati anche a causa dell’inflazione.

Il risultato è che nei negozi in questo momento c’è ancora un vasto assortimento e la possibilità di fare buoni acquisti. Per questo motivo, credo e spero che questa sarà una buona stagione.

Saranno saldi importanti per i nostri negozi, ma anche per i consumatori che potranno acquistare articoli di moda a prezzi convenienti e rinnovare il guardaroba estivo con nuovi colori, modelli e tendenze”.

PER IL CORRETTO ACQUISTO DEGLI ARTICOLI IN SALDO, FEDERMODA E CONFCOMMERCIO RICORDANO ALCUNI PRINCIPI DI BASE:

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (che, in base al D.lgs 26/2023, è il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.