Franco Arminio a Cascia 03(UNWEB) Cascia. Era l’ospite più atteso, il protagonista dell’evento più importante e il risultato ha dimostrato quanto le aspettative degli appassionati, degli organizzatori e del pubblico fossero fondate. Franco Arminio, poeta e paesologo di fama nazionale, ha portato a Cascia non solo parole e brani pieni di ispirazione, ha aperto mondi relazionali, capaci di regalare emozioni autentiche in chi ha avuto il coraggio di sfidare chilometri di strade montane e il freddo pur di sentirsi accompagnato dalla sua voce verso sentieri dell’anima capaci di oltrepassare il tempo e lo spazio.

Giovedì 31 agosto, in occasione dell’evento “Una storia di poesia”, organizzato dal Parco Culturale Ecclesiale dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia “Terre di Pietra e d’Acqua”, nell’ambito del Festival del Turismo Responsabile IT.A.CÀ, Arminio ha dato sfogo a tutta la sua capacità evocativa, dando una splendida rappresentazione a quel complesso di suggestioni che compone il suo immaginario artistico. I piccoli paesi, i territori appenninici, le relazioni forti, la prossimità, l’attenzione agli altri, alla natura, alle cose semplici, sono diventati protagonisti di storie comuni, piene di cura e familiarità, in grado di prendere per mano le persone e portarle in un luogo nuovo dove anche gli sconosciuti si sono potuti riconoscere in comunità.

“Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l’anno della crescita, ci vorrebbe l’anno dell’attenzione. Attenzione a chi cade, al sole che nasce e che muore, ai ragazzi che crescono, attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, al buio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza”. E’ uno dei brani più celebri di Arminio che ben rappresenta il senso e l’intensità delle quasi due ore passate in Piazza Garibaldi, insieme a tante persone arrivate da Foligno, Spoleto, Trevi, Perugia, Ascoli e Roma per ascoltarlo.

L’evento dedicato a Franco Arminio e alla sua poesia, alla sua visione del mondo e delle relazioni, al desiderio di ritrovare nuove forme di sé nelle parole e nei gesti semplici, nuovo futuro nel ritorno alla comunità prossima, rappresentano pienamente il senso del progetto del Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Pietra e d’Acqua” che, come spiegato dalla Presidente Anna Rita Cosso in apertura di serata, “trae origine dalla Laudato Si di Papa Francesco per guidare il territorio e le persone alla scoperta di itinerari inediti di turismo, di sviluppo e di partecipazione, nei quali le esperienze e le opportunità vengono declinate attraverso i significati della Vita bella, del Cammino e/è cambiamento e della Femminile sapienza”.

“Franco Arminio parla dei piccoli paesi ridando dignità a luoghi che hanno bisogno di attenzioni e di cura – ha detto nel suo saluto il Vicesindaco del Comune di Cascia, Marco Emili – per questo per tutti noi, per la nostra comunità, è un grande onore averlo a Cascia”.

La serata era inserita nel più ampio programma di eventi che “Terre di Pietra e d’Acqua”, in collaborazione con il Comune di Cascia e l’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, ha predisposto in occasione della quindicesima edizione del Festival IT.A.CÀ. Un programma che ha preso avvio il 30 agosto, con la passeggiata archeologica intitolata “Viaggio nell’alta Sabina” condotta dall’archeologa Francesca Diosono, durante la quale è stato visitato il Museo civico di Cascia e percorso il sentiero che la collega a Roccaporena attraversando la frazione di Ocosce.

I prossimi eventi in programma sono:

VENERDI’ 1 SETTEMBRERoccaporena (ore 18) “Nel mondo di Rita”. Incontro pubblico condotto da Lucetta Scaraffia dedicato alla storia di Rita sottratta all’agiografia e al devozionale. Scopriremo un ritratto inedito non solo della Santa ma anche di un modo di vivere il sacro, in cui la spiritualità del territorio prende la forma della storia, della concreta santità femminile. Intervento dell’artista performer Alice Schivardi.

SABATO 2 SETTEMBREAvendita di Cascia (ore 9:30) “Il bello, il sano e il buono”. I protagonisti saranno i prodotti della terra, tesori portatori di identità e storia. In collaborazione con l’Agriturismo Baldassari, affronteremo un percorso di scoperta dedicato a tutti coloro che sono cercatori del bello, del sano e buono, come risposta ai nuovi stili di consumo basati sul vero e sul genuino.

DOMENICA 3 SETTEMBRE, “Ad fines” (escursione). Insieme alla guida AEGAE Giannermete Romani e in collaborazione con la “Pro Loco di Mucciafora” e l’Associazione “PassiFlora”, percorreremo il sentiero che unisce Mucciafora a Roccaporena, in dialogo con l’essenza del luogo e in ascolto dei suoi abitanti e delle storie di transumanza. Il percorso è parte del più ampio Cammino agostiniano che congiunge Montefalco e Cascia, al cui recupero il PCE “Terre di Pietra e d’Acqua” si sta dedicando ormai da diversi mesi predisponendo progetti, interventi e sinergie aventi l’obiettivo da un lato di rimettere in auge il Cammino come luogo dello spirito dedicato ai pellegrini e, dall’altro, di farne opportunità di scoperta, di promozione e di crescita economica favorendone l’inserimento tra le mete degli amanti del turismo sostenibile.