popoledellafamiglia100318La presenza di due uomini in coppia in prima serata è solo una operazione ideologica di una lobby. Una strumentalizzazione ai fini dell’ascolto.

(UMWEB) Il Popolo della Famiglia Umbria, insieme ad altre iniziative di protesta e sensibilizzazione già attivate su tutto il territorio nazionale, ha inviato questo comunicato stampa anche alla sede Rai di Perugia per protestare contro lo sciagurato utilizzo dei soldi del canone delle famiglie con la messa in onda in prima serata televisiva della trasmissione “Ballando con le stelle” che avrà per protagonisti due uomini che balleranno in coppia.

Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, ha dichiarato: “L’operazione vergognosa compiuta da Raiuno e Ballando con le stelle con la coppia di maschi chiamata a dar scandalo per attirare l’attenzione sul programma, davvero poteva esserci risparmiata con i soldi del canone pagati dalle famiglie italiane e in misura sempre maggiore incassati dalla lobby Lgbt. Che ora ci tratterà da ‘omofobi’ (non lo siamo) e ci lincerà su ogni tribuna, dai settimanali patinati fino alle parole che già possiamo immaginare in diretta tv pronunciate da Milly Carlucci a supporto delle tesi dei Luxuria di turno. Resta un fatto: quella di Ballando è una operazione ideologica che vuole rappresentare come naturale ciò che naturale non è.” Il presidente nazionale Adinolfi inoltre precisa: “Sono sposato con una romagnola e in balera non si sono mai visti due uomini ballare. Inoltre nel mondo dei tornei di ballo, dai regionali fino ai livelli internazionali non sono ammesse coppie di soli uomini; nella danza classica, territorio di gloriosi e immortali danzatori omosessuali, mai le figure sono immaginate tra due uomini. Quella di Raiuno e della Carlucci è quel che è: una tassa ideologica pagata alla lobby lgbt che domina i media, propinata in prima serata quando davanti alla tv ci sono milioni di bambini, per offendere la famiglia naturale con la consueta provocazione omosessualista. Davvero qualcosa che con i soldi del canone Mario Orfeo poteva risparmiarsi, prima di dover ingloriosamente lasciare la Rai ai servitori dei prossimi padroni”.

Ricordiamo che esiste una disciplina del sistema radiotelevisivo a tutela degli utenti (artt. 3 e 4 del T.U. della radiotelevisione) che, oltre a garantire la trasmissione di programmi che rispettino i diritti fondamentali della persona, vieta le trasmissioni che anche in relazione all'orario di messa in onda, possano nuocere allo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori. I minori vanno preservati da queste manovre ideologiche e quanto programmato dalla RAI, oltre che essere il frutto di un insolente e nemmeno celato disegno volto a destrutturare la famiglia naturale richiamata dall’Art. 29 della Costituzione della Repubblica Italiana, contiene gli tutti elementi per l’erogazione di sanzioni da parte dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, oltre che dal Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione TV e minori.

Infine si chiede ai cittadini dell’Umbria che hanno a cuore le sorti della famiglia e della intera società di boicottare gli ascolti di “Ballando con le stelle”, operando così una rivolta non violenta contro il pensiero unico e chiedendo alla Rai di utilizzare in maniera più oculata i soldi della tassa del canone.

Il Popolo della Famiglia - Umbria