Paparelli(UNWEB) Perugia. Il consigliere regionale Fabio Paparelli (PD) ha depositato oggi una proposta di legge per modificare l’assetto istituzionale e organizzativo dell’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) al fine di assicurare una maggiore funzionalità ed omogeneità territoriale, garantendo un efficace coordinamento tra le strutture preposte al controllo ambientale e quelle dedicate alla tutela della salute. Nel testo si prevede inoltre che la sede legale dell’Arpa sia fissata a Terni “quale riconoscimento istituzionale del peso che sta gravando sul capoluogo di Provincia, in ragione delle elevate criticità ambientali”.

(Acs) Perugia, 19 dicembre 2019 - Modificare l’assetto istituzionale e organizzativo dell’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) al fine di assicurare una maggiore funzionalità ed omogeneità territoriale, garantendo un efficace coordinamento tra le strutture preposte al controllo ambientale e quelle dedicate alla tutela della salute. Fissare a Terni la sede legale dell’Agenzia. Questi gli obiettivi di maggior rilievo della proposta di legge a firma del consigliere regionale Fabio Paparelli depositata oggi e che negli auspici del presentatore dovrebbe essere condivisa unitariamente come “legge bipartisan”.

“Si tratta di un provvedimento atteso da più parti – spiega Paparelli - che intende modificare la legge regionale ‘9/’98’ istitutiva dell’Arpa, adeguandola opportunamente alla normativa regionale in materia di riordino istituzionale”, introdotta con la legge regionale ‘10/2015’ (Riordino delle funzioni amministrative regionali, di area vasta, delle forme associative di Comuni e comunali) da lui proposta.

Spiega il consigliere che la sua iniziativa di legge “punta ad accogliere le istanze più volte emerse nell’ambito delle diverse audizioni svolte nel corso della passata legislatura, provenienti da tutte le forze politiche e sociali. In particolare, le modifiche proposte tendono a rendere operativi i dipartimenti territoriali di Arpa, già previsti nella legge ‘10/2013’ e definisce le aree di competenza coincidenti con le due Aziende sanitarie locali, sia per assicurare una maggiore funzionalità e omogeneità territoriale sia perché sulle materie relative ad ambiente e salute le due istituzioni possano operare in sinergia”. “L’obiettivo - precisa Paparelli - è quello di garantire un migliore coordinamento tra le strutture preposte al controllo ambientale e quelle dedicate alla tutela della salute”.

La proposta di legge presentata da Paparelli prevede anche che la sede legale dell’Arpa sia fissata nella città di Terni, “quale riconoscimento istituzionale del peso che sta gravando sul capoluogo di Provincia, in ragione delle elevate criticità ambientali presenti nel territorio, in cui insistono la maggior parte delle industrie manifatturiere e siderurgiche dell’Umbria, con evidenti gravi ripercussioni sia a livello ambientale che sanitario”.

Altro obiettivo è una “maggiore autonomia gestionale e funzionale in capo ai due dipartimenti territoriali dell’ente, nonché la possibilità di riorganizzarli in distretti sub-dipartimentali, al fine di operare con maggiore snellezza ed efficienza, e garantire livelli decisionali dotati della necessaria autonomia resa indispensabile per esercitare più efficacemente le diverse attività relative ai controlli ambientali”.

“Da ultimo - aggiunge Paparelli – si prevedono, oltre ad una tempistica più puntuale in ordine all’adozione, da parte della Giunta regionale, dell’atto di programmazione triennale che sarà poi approvato dell’Assemblea legislativa, anche una diversa disciplina per la nomina dei direttori dipartimentali, sulla base della quale il direttore generale di Arpa, sentita la Giunta, dovrà procedere obbligatoriamente alla valutazione comparativa dei curriculum dei candidati”.

Il consigliere Paparelli, infine, auspica che la proposta depositata, “aperta alla sottoscrizione di tutti i consiglieri e a possibili ulteriori miglioramenti, possa diventare una legge bipartisan, che aumenti l’efficacia dell'azione di contratto della nostra Agenzia di protezione ambientale nell’interesse dei cittadini umbri. Tutto ciò anche alla luce del dibattito svolto sul tema nella precedente legislatura, oltre che sulla base delle convergenti dichiarazioni di alcuni colleghi della maggioranza”.