PorziDonatella Porzi, consigliere regionale del Partito democratico, annuncia la presentazione di una interrogazione sulla questione Rocchetta. Per Porzi “la Giunta deve intervenire subito, con l’obiettivo di tutelare lo sviluppo di un territorio in crisi e per esercitare la sue competenze in materia di utilizzazione delle acque dei giacimenti”.

 

(UMWEB) Perugia,   – “La Giunta regionale deve intervenire subito, con l’obiettivo di tutelare lo sviluppo di un territorio in crisi e per esercitare la sue competenze in materia di utilizzazione delle acque dei giacimenti”. È quanto dichiara Donatella Porzi, consigliere regionale del Partito democratico, annunciando la presentazione di una interrogazione sulla questione Rocchetta.

“Da qualche anno – spiega Porzi – assistiamo ad una guerra di ricorsi e carte bollate, seguita alla sentenza del Tar che ha riconosciuto la legittimità della Comunanza Agraria Appennino gualdese sui territori dove insiste una zona di pompaggio della Rocchetta spa. Sentenza avvalorata anche dal commissariato degli Usi civici. Parallelamente al piano legale, dove spicca anche la richiesta di 6milioni di euro dal Comune alla Comunanza, per le spese di gestione della montagna, c’è anche quello politico. Un piano inclinato, dove si nota il ricorso avviato dalla Giunta Morroni nel 2013, quasi disconosciuto qualche anno dopo dalla candidata di centrodestra Minelli e poi portato avanti dall’attuale amministrazione di centrosinistra. Su questi aspetti la Giunta regionale ha il dovere di prendere una posizione definitiva considerati anche i 30milioni di euro che una società multinazionale ha messo sul piatto come investimento”.

“Appare chiara dunque – prosegue Porzi – la strumentalità di alcune posizioni di vecchi e nuovi amministratori. In questo quadro, ristabilendo buon senso e concretezza, l’auspicio è che il recente rinnovo degli organi della Comunanza possa costituire la premessa per l’avvio di un confronto concreto con le Istituzioni. Ma non si potrà prescindere – conclude - da un intervento della Regione che, al pari della tutela del patrimonio del sottosuolo, ha la responsabilità sociale di incentivare lo sviluppo economico”.